Rock Impressions

Neal Morse - Momentum NEAL MORSE - Testimony 2 - Live in Los Angeles
Inside Out
Distribuzione italiana: Spin Go!
Genere: Prog
Support: 3CD + 2DVD - 2011


Neal Morse è sempre più vulcanico, non voglio certo tediarvi enumerando i suoi tanti progetti, ma di certo è un musicista che non sta fermo a lungo, la sua discografia solista è già impressionante, anche se non tutti i lavori che ha prodotto sono veramente riusciti, comunque ha sempre mantenuto un livello decisamente dignitoso. Ma in questo periodo Neal sembra aver ritrovato la sua vena migliore, forse l’amicizia con Mike Portnoy lo ha galvanizzato o forse ci sono altri motivi che ancora non conosco, sta di fatto che ci sta dando dentro con ottimi risultati. Da quanto racconta questo disco è nato di getto, ha riunito gli amici Mike e Randy George e in un mese di session ecco che è nato questo album di getto, e devo dire che la sensazione che ho avuto ascoltandolo è stata proprio di un album così, nato sull’onda dell’entusiasmo e di una creatività fresca e contagiosa.

Momentum si apre con la track eponima, un pezzo brillante, esuberante, pieno di vita e di belle melodie, in questo brano c’è anche la presenza di Paul Gilbert con un grande assolo. “Thoughts Part 5” ricorda molto certi intrecci tipici dei Gentle Giant, una band a cui Morse si è sempre ispirato molto, gli intrecci ritmici non sono niente male, anche se non sono certo particolarmente originali, però è sempre un buon ascolto. “Smoke and Mirrors” è una specie di ballad intimista, con una linea vocale cantautorale azzeccata. “Weathering Sky” invece è nuovamente piena di brio e di ardore, ci sono delle ritmiche molto ricercate, non è un brano molto lungo e forse questo è un difetto… perdonabile. “Freak” è un altro brano con vocazione cantautorale, questa volta è veramente ispirato e Morse ci regala una vera zampata di genio. In un disco di Morse non poteva certo mancare la suite (scherzo) ed ecco che la conclusiva “World Without End” ci sovrasta coi suoi oltre trenta minuti di spericolate incursioni nel prog a tutto tondo, ci sono davvero tutti gli elementi che hanno reso grande questo genere musicale e Morse mette in mostra tutta la sua cultura e il suo amore, trasformandolo in una serie positiva di trovate musicali.

Morse è un grande, può piacere o meno, ma la sua ricchezza interiore esplode nel suo percorso musicale in modo molto cristallino ed è questo suo lato molto umano che ce lo fa piacere ancora di più, poi se volete potete trovare tanti difetti, ma io mi accontento di fermarmi ai pregi. GB

Altre recensioni: It's Not Too Late; Testimony; Testimony Live; One; ?; Cover to Cover;
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Interviste: 2003; 2005

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