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            Poveri 
            i fans di questo immenso artista, toccato dalla grazia del divino. 
            Convertito al credo più ferreo, Neal Morse unisce spiritualità 
            a grande musica. Gia lo faceva negli anni ’90 assieme al fratello 
            Alan nei fortunati Spock’s Beard, canzoni che sottolineano le 
            gesta dei Beatles, Genesis, Gentle Giant, Pink Floyd e di molti altri. 
            Ma tutto questo non gli è bastato, ha sentito la necessità 
            di fondare una superband, i Transatlantic, assieme a Pete Trewavas 
            (Marillion), Roine Stolt (The Flower Kings), e Mike Portnoy (Dream 
            Theater).
 Un polistrumentista indomabile, una fucina di idee, tutte riversate 
            in una discografia da paura. Ma non si limita ad uscire con un disco 
            all’anno, fa di più e addirittura con doppi cd. In genere 
            Morse si cimenta in concept album con argomentazioni cristiane, dalla 
            durata elevata e con suite di 30 minuti l’una. L’artista 
            ha capito cosa piace al classico Prog Fans e lo stordisce con sonorità 
            roboanti ed avvolgenti, che di tanto in tanto vengono spezzate da 
            melodie delicate alla Beatles, proprio come piacciono agli americani.
 
 Furbo e geniale, pur non avendo mai spostato di un millimetro le coordinate 
            del proprio sound. Poveri i fans dicevo, che questa volta devono sborsare 
            per un triplo cd! In “So Many Roads” c’è 
            racchiusa l’essenza della tournèe fatta in Europa. Successo 
            meritato e tanta carne al fuoco, dalla discografia dei Spock’s 
            Beard vengono estrapolati “At The End Of The Day” e “Walking 
            On The Wind”, mentre da quella dei Transatlantic incontriamo 
            “Strange In Your Soul/Bridge Across Forever”. Per il resto 
            tutta farina del sacco “solista”.
 Tutto il meglio di una strepitosa carriera in tre ore e mezza di musica, 
            sempre se ne uscirete vivi. C’è da dire che Morse non 
            si limita a riproporre i brani in stile “copia-incolla”, 
            ci sono delle varianti, dei medley, degli interventi corali con voce 
            femminile, quella di Jessica Koomen e molto altro ancora.
 
 Per finire c’è anche una produzione eccellente che esalta 
            al meglio l’energia di questo immenso artista. Neal Morse, uomo 
            inesauribile, ora spero che lo sia anche il vostro portafoglio… 
            MS
 
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 Interviste: 2003; 2005
 
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