| La distribuzione limitata via Fan Club o via Internet di opere riservate 
            a pochi intimi sta diventando una moda che contagia molti gruppi e 
            a volte il valore dei CD in questione è tale da meritare la 
            segnalazione.
 
 Nella registrazione di questi CD le bands hanno l'occasione di produrre 
            dei lavori dove possono esprimere con una certa profondità 
            le personalità più nascoste del gruppo. Certo il continuo 
            affollamento di prodotti sul mercato non facilita i fans che desiderano 
            seguire più di una band e lavori come questo rischiano il totale 
            anonimato, ma, come in questo caso, può valere la pena cercare 
            di procurarselo.
 
 Questo che recensiamo è un ottimo disco, non paragonabile al 
            capolavoro appena sfornato dal gruppo, ma che contiene comunque dei 
            passaggi memorabili in nove brani tutti inediti per la bellezza di 
            oltre 57 minuti di goduria musicale.
 
 La prima traccia inizia con un ritornello delizioso ispirato alla 
            musica folk irlandese e che verso la metà sterza per un prog 
            settantiano e psichedelico. Il secondo è più aggressivo 
            e moderno nelle linee melodiche, ma contiene molti richiami classici. 
            A seguire troviamo una ballata acustica un po' convenzionale, ma subito 
            dopo c'è un omaggio stratosferico ai Beatles con la personalizzazione 
            di "Across The Universe". "Dance/Joy" è 
            un momento ritmico un po' insolito e anche il brano seguente, sorretto 
            da un ritmo circense, offre una pausa di divertente follia. Le cose 
            tornano al loro posto con la cover "Cinema Show" dei Genesis, 
            eseguita con riverente amore e con una giusta dose di personalità. 
            Triste e meditativo è il penultimo brano. Il CD si chiude, 
            infine, con la song "Precious Moments", che parte lenta 
            come una ballata notturna di Springsteen, ma che verso la metà 
            si trasforma in un piacevole crescendo stile U2.
 
 Un disco piacevole per tutti, ma imperdibile per i fans del gruppo. 
            GB
 
 Altre recensioni: Space Revolvers; 
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 Intervista
 
 Live Report: 2006; 2012
 
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 Circus Brimstone
 
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