Rock Impressions

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******* OVER THE TOP *******
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Pain Of Salvation - Falling Home PAIN OF SALVATION - Falling Home
Inside Out
Distribuzione italiana: Spin Go!
Genere: Hard Rock / Progressive
Support: CD - 2014


Per l’ultimo tour acustico i funambolici POS avevano fatto un lavoro pazzesco di riarrangiamento dei brani, uno sforzo creativo che non poteva restare cristallizzato solo nella memoria dei presenti al tour, meritava una documentazione ufficiale, la dignità di un’uscita regolare della band ed ecco quindi questo nuovo cd che non contiene musica nuova con esclusione del brano eponimo e di due cover, ma la registrazione di alcuni dei brani migliori fra quelli proposti dal vivo, mi sarebbe piaciuto anche il dvd del concerto, che aveva un’ambientazione molto ricercata, ma forse questo resterà davvero patrimonio dei soli astanti agli show. Le due cover sono la sorprendente “Holy Diver” del compianto e indimenticabile folletto del metal, tale Ronnie James Dio, mentre la seconda è di un altro grande recentemente scomparso, “Perfect Day” di Lou Reed. Entrambe queste cover sono reinterpretate con grande intelligenza e voglia di sperimentare, la resa è sorprendente.

Fra derive jazz e virtuosismi acustici, alcuni classici del gruppo vengono riletti, trasformati, il risultato complessivo è spettacolare, certo potrebbe non piacere agli amanti delle sonorità più dure e distorte, non c’è quasi nulla delle intemperanze metal del gruppo e come era stato criticato Be per non essere sufficientemente metal, credo che molti potrebbero storcere il naso ascoltando questo disco tutt’altro che immediato o facile, ma io lo trovo di una bellezza rara. Mi sono scoperto ad amare in modo ancora più forte classici come “Stress”, “Chain Sling” e “Spitfall”. Daniel non pago ha inserito anche sonorità lontane dal repertorio usuale della band, non solo per la scelta acustica, ma a giocato a reinterpretare le musiche con ritmiche innovative, non voglio svelarvi troppo, per non deviare la vostra attenzione, il disco è strepitoso e merita un ascolto attento e devoto, solo se siete contrati a mettervi in gioco, solo se avete paura di aprire la vostra mente, solo se rifiutate ogni contaminazione, se siete chiusi come cozze potete correre il rischio di non amare un disco che si leva una spanna sopra tante uscite che sono fatte solo per cavalcare mode o cliché, questo è un album che sradica la classica idea di musica “acustica” ed è tutt’altro che prevedibile.

Gildenlow e compari hanno fatto un ulteriore salto di qualità, non avevano bisogno di dimostrare niente, ma si sono messi in gioco lo stesso e questo è un pregio enorme per dei musicisti che potrebbero puntare sul sicuro e rifare cento volte cose rodate e collaudate che tanto bene gli sono venute in passato. Falling Home è un altro balzo avanti nella loro crescita artistica, un disco da amare. GB

Altre recensioni: Be; Be, Original Stage Production; Scarsick; Ending Themes; Linoleum;
Road Salt One; Road Salt Two
; Remedy Lane Revisited; The Passing Light of Day

Intervista

Live Report: 2005; 2013

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