Rock Impressions

CdAA
COLLECTION D'ARNELL ANDREA
Villiers-Aux-Vents
Prikosnovenie
Distribuzione italiana: Audioglobe

Questo è il disco gothic che stavo aspettando con ansia da quando ho iniziato a scivere per il nostro giornale. Non si tratta del nuovo album di questi ragazzi francesi, ma della ristampa del loro quinto lavoro del '94.

In questo disco meraviglioso ho trovato finalmente l'evoluzione di ventanni di musica gothic. La decadenza, la malinconia, la tristezza, la forza espressiva, il romanticismo, la ritualità, il tribalismo sono portati all'ennesima potenza senza scadere mai nel banale e becero sessismo satanico.

Finalmente un gruppo che torna a sperimentare sul serio, dove tutto è affidato alla musica e ai testi, che sono incentrati sulla drammaticità e l'orrore della prima guerra mondiale. Le liriche sono di una crudezza apocalittica impressionante, ma allo stesso tempo sono veri e propri inni antimilitari, vere e proprie poesie messe in musica che condannano tutte le guerre e le tragedie che ne provengono.

Il gruppo è formato da Chloé St Liphard alla voce, Carine Grieg alle tastiere, Franz Torres-Quevedo alle chitarre, Xavier Gaschignard al violoncello e Jean Christophe d'Arnell alle percussioni e tastiere, una formazione atipica in grado di esprimere un sound molto compatto e altamente evocativo.

Fin dalle note di apertura di "Les Cendre Lisières" ci si rende conto che ci si trova di fronte ad un album diverso dal solito, la musica è pulsante e drammatica, il suono è perfetto e l'atmosfera è cupa come non mai, tribalismo e minimalismo si fondono in un mix assassino. "L'Aulne et la Mort" con la sua batteria campionata ci catapulta dritti negli anni '80, un viaggio a ritroso che ogni fan del lgoth sound non può non gradire. "Le Chemin des Dames" rielabora la lezione di Dead Can Dance e Cocteau Twins creando uno spaccato di grande suggestione. Il violoncello è fantastico in questo contesto e spesso fa la differenza rispetto a tanti lavori simili, mentre come non lasciarsi trasportare dalla bellissima voce di Chloé? La rituale "Les Parvis Déserts" possiede una solennità maestosa commovente. "Deaf or Crazy" ha un ritmo irresistibile, con le melodie che ricordano molto gli Smiths più ispirati. "Verdun" è uno dei momenti più cupi e ossianici, un brano stupendo. "Deafening Breath" ricorda gli Echo and the Bunnymen più cupi, mentre "Le Ravin des Fontaines" quelli più sixties. "L'Orniere" è un altro brano imperdibile con il suo incedere cadenzato e teatrale di grande effetto.

In questa ristampa sono aggiunti il remix elettronico ed heavy del brano di apertura e anche in questo contesto siamo sempre su livelli di eccellenza, inoltre ci sono i filmati live di "Deafening Breath" e "Verdun".

Un disco assolutamente imperdibile. GB

Altre recensioni: Un Automne à Loroy; The Bower of Despair;Au Val Des Roses; Exposition;
Vernes-Monde

Intervista


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