Rock Impressions

Tygers of Pan Tang - The Wild Cat Sessions TYGERS OF PAN TANG - The Wild Cat Sessions
30th Anniversary Special Edition
Hard Rock Records
Distribuzione italiana: -
Genere: Heavy Metal
Support: mCD - 2010


Chi mi conosce un po’ sa che provo un affetto particolare per questi eroi della NWOBHM e tutte le volte che devo scrivere qualcosa per una band che amo, provo una specie di senso di pudore, che in un certo senso mi blocca, ma non voglio sottrarmi al compito di parlarvi di questo mini CD dal titolo molto esplicito. Si tratta infatti della riedizione di alcuni brani tratti dal loro debutto. Oggi alla voce non c’è più Jess Cox e nemmeno il successivo e superiore John Deverill, ma l’italianissimo Jacopo “Jack” Meille, prima di tutto un amico, ma anche un grande singer, che si è meritatamente conquistato un ruolo internazionale. Ma in pratica della formazione originale è rimasto solo il chitarrista Robb Weir, gli altri musicisti sono Dean Robertson alla seconda chitarra, Brian West al basso e Craig Ellis alla batteria.

Ma veniamo al cd. La band ha deciso di rifare cinque brani su dieci, direi i migliori del lotto, anche se a me piacevano tutti. Wildcat era stato un debutto sorprendente, era entrato in classifica al quindicesimo posto, segno che c’erano effettivamente dei numeri. Si parte con l’anthemica “Euthanasia”, un grido di battaglia che mostra tutta la sua modernità. Lo scopo della band con questo disco è di ricatturare l’essenza del sound ottantiano facendolo sembrare attuale e fresco e fin dalle prime note si capisce che questo risultato è pienamente raggiunto. “Slave to Freedom” è il pezzo più complesso e ambizioso, l’impianto hard rock si vena di sfumature diverse ai limiti del prog, anche se l’energia è sempre la chiave principale di lettura, ottima la performance di tutti i musicisti. “Suzie Smiled” è uno dei miei brani preferiti di sempre, il suo riff portante per me è nel metal quello che è stato il riff di Smoke On the Water nell’hard rock, anche se non ha avuto la stessa diffusione, provo ancora i brividi a riascoltarlo e devo dire che questa nuova versione è decisamente meglio dell’originale. “Don’t Touch Me There” è il brano di più facile presa, ruffiano e maschilista, divertente. “Wild Catz” è il classico brano da motorbikers, un inno selvaggio, contiene tutta l’essenza del vero heavy metal, vero classico.

Questo cd è edito in edizione limitata di sole mille copie, francamente avrei preferito avessero rifatto tutto l’album per intero, ma ci si può anche accontentare, rappresenta comunque una bella fetta di storia. GB

Altre recensioni: Back and Beyond; Animal Instinct; The Spellbound Sessions; Ambush;
Noises From the Cathouse

Live Reportage: 2008

Sito Web


Indietro alla sezione T