Rock Impressions

Saga SAGA - Silhouette
SPV

Se i Rush sono da cosiderarsi come gli inventori del prog metal, i Saga sono fra i massimi esponenti del pomp melodico, un genere che ha avuto alla fine degli anni settanta e primi ottanta il suo vertice espressivo con Magnum in testa. Queste due formazioni, con percorsi diversi, hanno dato grande lustro al rock Canadese, tanto da farlo diventare un vero e proprio genere musicale.

Io ho sempre amato i Saga e ho sempre trovato irresistibili le loro melodie, fin da quando comprai nell'82 Worlds Apart, la loro quarta fatica. Il gruppo ha mantenuto pressoché inalterata la propria formazione, anche se per un breve periodo si sono sciolti, che comprende Michael Sadler alla voce, tastiere e basso, i fratelli Ian e Jim Crichton rispettivamente alle chitarre e al basso e tastiere, Jim Gilmour alle tastiere e Steve Negus alla batteria.

I Saga hanno un sound unico e ben definito, che hanno mantenuto pressoché inalterato nei quasi trent'anni di onorata carriera, fatto di dosi massicce di tastiere, a volte anche tre insieme, una chitarra tagliente come un rasoio e fantasiosa come poche altre, arrangiamenti sontuosi e sinfonici con partiture molto epiche e un cantante dalla voce potente e personale. Purtroppo in Italia non hanno mai havuto un grande seguito, forse perché da noi viene privilegiato un rock più "impegnato", ma hanno scritto delle canzoni memorabili che meritano di essere apprezzate.

Questo DVD celebra il venticinquesimo di attività del gruppo e raccoglie materiale di inizio carriera. Tre sono le sezioni: una raccolta di dieci video clips, dieci brani live e una lunga intervista biografica con tutti e cinque i membri del gruppo. Otto video si riferiscono alla prima parte della carriera del gruppo, dal terzo album Silent Knight, con il mega classico "Don't Be Late", il brano che li ha imposti sul mercato europeo, al sesto album Behaviour, che ha anticipato il primo split, mentre gli ultimi due sono stati tratti da House of Cards dello scorso anno. Abbastanza divertente il cambio di look che vedeva Sadler con dei baffoni da David Crocket nell'80 e il resto della band in stile settantiano, mentre il primo riappare l'anno seguente col viso ripulito e il gruppo in abbigliamento più aggiornato. La sezione live, a cui io avrei dato più spazio, comprende brani dello stesso periodo in parte tratti dal tour dell'86, che tocco anche il nostro paese, più tre brani estratti da filmati amatoriali. Imperdibili la già citata "Don't Be Late", "Careful Where You Step", "On the Loose", "The Flyer", "You're Not Alone" e "Humble Stance", mentre interessante, ma più per i true fans l'intervista.

Questo documento fotografa una band gloriosa al suo apice e penso possa fare un figurone nella vostra discografia. GB

Altre recensioni: Full Circle; House of Cards; Marathon
; All Areas; Network; Chapters Live; Trust; Remember When; Worlds Apart Revisited;10.000 Days; Contact

Interviste: 1999; 2001; 2003

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