Rock Impressions

Ataraxia ATARAXIA - Mon Seul Désir
Cold Meat Industry

Ero piuttosto curioso di sentire il seguito di Suenos, il precedente lavoro in studio degli Ataraxia (se si esclude la raccolta A Calliope), e mi chiedevo se il gruppo emiliano sarebbe stato capace di fare un disco all'altezza di quel capolavoro.

Suenos per me è stato una folgore a ciel sereno, un disco di cui mi sono innamorato fin dal primo ascolto. Questa nuova opera mi ha sorpreso, non possiede le atmosfere gotiche e drammatiche dell'altra, ma la supera in poesia e intensità.

L'album è composto da sei lunghi brani carichi di passione, in questo è molto meno immediato e necessita di un ascolto molto più attento e meditativo. E' un disco che va gustato in silenzio, in totale relax, magari al buio, non per non vedere, ma per aprire gli occhi della mente e incominciare un dolce viaggio nei propri sentimenti, nella propria intimità.

Il primo brano "Alsicon" apre subito in modo incantevole con Francesca più in forma che mai e con gli arpeggi della chitarra sempre ispirata di Vittorio, mentre Giovanni intesse morbidi tappeti di tastiere. "Jarem Gitti" ci trasporta dolcemente nell'oriente, è una canzone d'amore tradizionale dell'Anatolia e viene resa con una grande forza evocativa, questo è uno dei due brani dove compare anche Francesco Banchini alle percussioni e seconda voce. Il brano ha un incedere avvolgente e ipnotico degno di un esperto incantatore. In "Eandelamer" la protagonista è la malinconia, è una nenia struggente dove la voce particolare di Francesca non fatica a infondere drammaticità e poesia. "Sendero en Lago Verde" è un solo di Vittorio che dimostra tutta la sua incantevole sensibilità, un artista che sa coniugare bravura e grande intensità espressiva. "A L'Aube" è un brano più vicino al sound tipico del gruppo e per certi versi mi ricorda le atmosfere sognanti di "Eleven". "Mundus Est Jocundum" è il brano più medioevale del disco a continuare una tradizione del gruppo, che si dimostra sempre più in continua evoluzione. Alla fine del CD viene nascosta una versione di "Jarem Gitti" in chiave più elettrica.

Gli Ataraxia si confermano come una delle più belle realtà del nostro panorama musicale. GB


Altre recensioni: Suenos; Des Paroles Blanches; Saphir; Strange Lights;
Arcana Eco; Paris Spleen; Kremasta Nera

Intervista

Live reportage: 2001; 2007

Articolo: Ataraxia, una band italiana pellegrina nel mondo

Artisti collegati: GOR

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