Rock Impressions

Raven Sad - We Are Not Alone RAVEN SAD - We Are Not Alone
Lizard Records
Distribuzione italiana: si
Genere: Prog Psichedelico
Support: CD - 2009


Deciso per i propri passi, prosegue il percorso artistico di Samuele Santanna Boschelli. L’ho lasciato l’anno scorso con una recensione più che sufficiente, riguardante il debutto dal titolo “Quoth” e gia mi ritrovo in mano il suo seguito dal titolo “We Are Not Alone”.
Cado nel morbido, chi conosce i miei gusti sa benissimo che il Rock Psichedelico e Progressivo fanno parte del mio DNA, per cui mi appresto con curiosità e decisione ad ascoltare un altro tassello del mondo Pinkfloydiano ed affine. Supportato da una buona grafica e da un artwork esaustivo, il cd viene suddiviso in undici tracce e questa volta, rispetto al lavoro precedente, la produzione sonora ha un miglioramento.

Ascoltare “Infinite Lactean Seashore”, il mare, le tastiere di Marco Chiappini e soprattutto la chitarra di Samuele, mi fa intraprendere immediatamente il trip sonoro. Un viaggio non solo all’interno dell’individuo, ma anche arioso, elevato a certi paesaggi che non possono fare a meno di intervenire nelle nostre menti. E’ la musica che lo vuole, è la chitarra sostenuta che ci porta per mano in questo percorso, logicamente adatto a chi ama la musica rilassante.
“More Life Forms” presenta un Samuele molto vicino a Steven Wilson ed alla sua musica dei Porcupine Tree anni ’90. Rilassante, toccante e di ampio respiro, questo è uno dei miei preferiti dell’album. Sospesi nel vuoto con “Fluttering Flags”, leggieri ed estraniati. Notevole anche “Meteor” con le tastiere di Fabrizio Trinci ed il sax di Gilberto “Gito” Giusto in evidenza. Samuele imbraccia la chitarra acustica in “To Write Me A Song”, una breve poesia cantilenante e malinconica che scava dentro. Le note sognanti di “An Awful Waste Of Space- Part One” fanno di esso un piccolo gioiello psichedelico, per poi sfociare ancora una volta nel suono del sax in “Not Ready To Know”, una suite mozzafiato. Chi ama i Pink Floyd , credetemi, ha di che godere! Torna l’acustico con “Far Lo” ed “An Awful Waste Of Space – part two”, due frammenti sonori delicati come oramai solo Raven Sad ci ha saputo abituare.
Conclude la suite psichedelica title track “We Are Not Alone” questo disco che davvero non mi aspettavo.

Suonare questa musica non è semplice, o la si ha dentro o ne fuoriesce solamente che una accozzaglia di suoni. Sostanzialmente mi viene una riflessione, qui in Italia abbiamo ora due grandi esponenti di questo genere i No Sound ed i Raven Sad, giunti rapidamente ad una maturazione artistica invidiabile. Un album assolutamente da ascoltare ad occhi chiusi, concentrati sul suono e sono sicuro che ne trarrete un ottimo beneficio spirituale. Non lasciatevelo sfuggire! MS

Altre recensioni: Quoth;
Layers Of Stratosphere; The Leaf and the Wing


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