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            James ha costruito una solida fama e credo possa godersi un discreto 
            seguito, la sua voce ha caratterizzato molto i Dream Theater e di 
            questi tempi non è proprio scontato ascoltare nel metal un 
            cantante dalla voce così bella come la sua. La sua carriera 
            solista si sta arricchendo e questo Ep non è che un tassello 
            in una discografia già significativa, ma non tutto è 
            così scontato come potrebbe sembrare.
 
 Il presente dischetto è collegato all’ultimo album Impermanent 
            Resonance ed è trainato dalla prepotente “I Will Not 
            Break”, dominata da un tempo indiavolato, fra crossover e metal 
            estremo, l’unico elemento di continuità è la voce 
            melodica di James, il resto sembra di ascoltare dei cattivissimi Dream 
            Theater. “Unraveling” è una power ballad, la melodia 
            è molto bella, ma non così personale. Con “Why” 
            si torna su tempi molto veloci e concitati, piace vedere come James 
            si destreggi bene in ambiti non proprio usuali. “Coming Home” 
            è in versione alternate mix, ma non avendo sentito l’originale 
            posso solo dire che si tratta di una bella ballata acustica. Stesso 
            discorso per “Jekyll Or Hyde” e “Just Watch Me”, 
            che sono in versione demo, la prima alterna cantatato melodico a gutturale 
            e il risultato è intrigante, visto anche il tema ci sta bene. 
            La seconda è un’altra ballata, prima pianistica e poi 
            gothic metal, senza infamia e senza lode. Discorso diverso per le 
            seguenti tre tracce, non so se La Brie ci avesse mai provato prima, 
            ma ci troviamo di fronte a tre remix in chiave dub/step electro, generi 
            nei quali non sono certo ferrato, per cui il mio giudizio resta abbastanza 
            sospeso. “I Tried” è resa quasi ballabile dal dj 
            Jason Miller, sono rimasto abbastanza spiazzato, non che l’esperimento 
            non sia interessante, ma ne valeva davvero la pena? Spero almeno La 
            Brie si sia divertito. Il dj Mutrix invece rielabora “Over the 
            Edge”, il suo esperimento è molto più sperimentale 
            e molto poco danzereccio e mi piace di più, è riuscito 
            a incattivire il brano in modo sorprendente. Chiude “Euphoric” 
            remixata da NeonGenesis, anche in questo caso non siamo in territorio 
            dance e certe soluzioni sono intriganti, anche se non mi fanno entusiasmare.
 
 Si sa che i singoli spesso sono fatti per esplorare territori nuovi 
            e spesso distanti, ci sta bene, piuttosto di una raccolta di track 
            scartate, meglio ascoltare qualcosa di diverso dal solito, anche solo 
            per aprire gli orizzonti, non è detto però che il risultato 
            sia sempre secondo le attese. Comunque mi piace il coraggio dimostrato 
            da La Brie. GB
 
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 Intervista
 
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