Rock Impressions

King's X - Live Love in London KING'S X - Live Love in London
Inside Out
Distribuzione italiana: Spin Go!
Genere: Hard Rock
Support: 2CD - 2010

I King’s X sono una band che ha dato un contributo significativo al sound del nuovo millenio, in studio hanno realizzato quindici album, mentre il primo live è uscito nel 2004, un doppio memorabile, ma ci sono voluti altri sei anni per avere il primo dvd, il format ufficiale che porta questo titolo, anche se nelle nostre mani abbiamo solo la versione in doppio cd. Sono convinto che questo Live Love in London sia da gustare soprattutto visivamente, anche se la veste in cd è pur sempre un gran bell’ascoltare. La scelta di Londra non è casuale, la band texana ad inizio carriera non è stata accolta con grandi onori in patria, mentre il primo concerto londinese al famoso Marquee era sold out e la band ha voluto onorare questo ricordo immortalando il concerto del 2009 nella suddetta città.

I brani in scaletta sono ben diciannove e comprendono tutti i classici della band, da “Move” a “Pray” a “Over My Head” e ancora “Goldilox”, “Dogman”, “Pleiades” e “Visions”, una cascata di emozioni e di grooves irresistibili. Il basso roboante di Dug, la chitarra puntigliosa di Ty e il drumming molto tecnico di Jerry creano un mix pazzesco e molto emozionante. Certo la voce di Pinnick sembra seguire le sorti del suo corpo sempre più magro e ad inizio concerto la sua performance vocale non rende come dovrebbe, ma nelle parti strumentali sono sempre una macchina da guerra a cui è davvero difficile resistere.

La cosa più bella quando si parla di King’s X è la “caccia” alle influenze, perché questi artisti hanno saputo miscelare nel proprio sound generi diversissimi, qualcuno li ha accostati ai Beatles per le armonicizzazioni vocali di inizio carriera, qualcuno li ha accostati ai Rush, per la loro tecnica invidiabile, qualcun altro li vuole come iniziatori del sound grunge e alternative degli anni ’90, l’unica cosa vera è che i texani sono una grande band, di quelle che lasciano il segno, anche se nel nostro paese non hanno raccolto per quanto hanno seminato, ma non bisogna farsi ingannare dai numeri, perché di band così non ne nascono tutti i giorni.

Per usare il titolo di una loro canzone, i texani sono una “Groove Machine”, che non a caso apre molti loro concerti, e cosa c’è di meglio di lasciarsi prendere dal groove per passare qualche ora in compagnia di una grande musica? GB

Altre recensioni: Black Like Sunday; Live All Over the Place; Ogre Tones; XV

Interviste: 2008

Live Report: 2009

Sito Web + MySpace + Molken Music

Artisti correlati: Ty Tabor, Jerry Gaskill, Dug Pinnick, Supershine


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