Oliver
Hartmann è un giovane talento, sin dai dieci anni si dedica
agli studi della chitarra e prende presto una cotta per il Rock. Si
diletta a suonare cover di band come Deep Purple, Rainbow, Whitesnake,
AC/DC, Free e Malmsteen per poi nel 1995 gettarsi nel mondo del Progressive
con la band Centers.
Il progetto successivo è di maggior spessore, si chiama At
Vance con il quale incide quattro cd. Segue una serie di produzioni
quali “Avantasia”, “Genius” e “Rhapsody”,
per poi approdare nel 2004 alla Frontiers con il suo primo album solista
dal titolo “Out In The Cold”. Melodic Rock di classe,
ben accolto dalla critica e dal pubblico (me compreso), grazie a questo
viene scelto come gruppo di supporto al tour dei Toto. Tutto il preambolo
è per far conoscere al meglio il valore di questo cantante
polistrumentista, un personaggio con tutte le carte in regola per
fare dischi di qualità. E chi troviamo alla produzione? Sascha
Paeth (Kamelot, Angra, Aina, After Forever…) e se è vero
che uno più uno fa due, allora già pregustiamo un cinquanta
minuti di musica suntuosa.
Il Melodic Rock è molto vicino all’A.O.R. ed Oliver è
un veterano nel campo, malgrado la sua giovane età (37 anni).
Riesce grazie al suo bagaglio d’esperienza, a fondere melodie
ruffiane con energia , senza ripetersi e ne cadere nel becero plagio
nei confronti dei gruppi storici. Assieme a lui suonano Mario Reck
alla chitarra, Dario Ciccioni alla batteria, Armin Donder al basso
e Jurgen Wust alle tastiere.
Un inizio folgorante con due brani Hit, “Coming Home To You”
e “The Sun’s Still Rising” per poi giungere alla
prima dolce ballata dal titolo “My Everything Is You”.
Hartmann è in possesso di pregevole fantasia compositiva ed
ascoltare il soave Rock di “Somewhere Somebody” fa venire
in mente i migliori Pride Of Lions. “Just For You” è
meno ispirato dei suoi predecessori, pur essendo in possesso di un
accattivante ritornello, ci pensa la seconda ballata “I Dont
Want To Know” ad emozionare ed a scaldare i nostri cuori di
vecchi romanticoni. Hard Rock dal riff micidiale con “Aigher
Than Me”, canzone sexy dalla massiccia corporatura. “Why
Do I” è radiofonica, praticamente da classifica, mentre
“Millionaire” si lascia ascoltare con disimpegno. “Crying”
è la terza ballata, forse la più bella, mentre “Lay
All Your Love On Me” è la quarta, tutta incentrata sulla
voce e chitarra acustica.
Questo “Home” è un lavoro di classe, fatto da un
artista che sa cosa vuole dal mercato musicale. Un ascolto è
d’obbligo. MS
Altre recensioni: Out in the Cold; Balance
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