Probabilmente ancora non conoscerete questa band norvegese, allora
parliamone, per chi invece già gode delle loro sonorità
dico al volo che sanno benissimo dove vanno a parare, anche con questo
nuovo cd dal titolo “Night”. Questo gruppo fa la gioia
di chi vive di Marillion era Hogarth, di Sylvian con un pizzico di
Muse, quelli più raffinati e nostalgici.
In effetti il disco sorvola sopra le nostre menti come una piuma,
accarezzando il nostro “io”, trasportandolo in alto in
un cielo oscurato dalla notte, proprio come la copertina perfettamente
descrive. La voce di Jan Henrik Ohme è pressoché identica
a quella del cantante dei Marillion. Il disco non nasconde suite,
forse troppo logorroiche, ma discretamente apprezzabili, come l’iniziale
“Dream Of Stone” e la conclusiva “Massive Illusion”.
I brani sono tutti in crescendo emotivo, di conseguenza si può
escludere dal supporto ottico ogni tipo di passaggio ultratecnico,
lasciando che il tutto venga semplicemente sorretto da un songwriting
semplice ed efficace. Emozioni per chi ha il cuore buono, a tratti
strappalacrime, quasi avvolti in uno struggente tappeto drammatico.
Importanti per questo tipo di sonorità gli interventi dei programming
e del violino (anche se in limitatissima presenza) di Mikael Kromer.
Il sestetto è in forma più che mai e di sicuro saranno
di consolazione per tutti coloro che sono rimasti delusi dagli ultimi
sterili vagiti della band ispiratrice: i Marillion. Ricercatori del
Prog ispirato da nuove sonorità state lontani. MS
Altre recensioni: March of the Ghosts;
Demon; Molok
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