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            in questo caso si tratta di una ristampa, Silver è un doppio 
            cd live uscito nel 2001, che cattura una speciale esibizione del 1999, 
            un concerto per celebrare i venticinque anni di vita della band di 
            power pop più famosa del pianeta, o se preferite di Arena Rock 
            o più semplicemente di hard rock americano. Comunque vogliate 
            definire il sound dei Cheap Trick, non si può non ricordare 
            che questi musicisti hanno venduto milioni di copie, facendo della 
            musica col solo scopo di divertirsi e di divertire e a quanto pare 
            ci sono riusciti in pieno.
 Nel 1979 era stato pubblicato il loro primo live album At Budokan, 
            un disco che a distanza di anni è considerato come uno dei 
            migliori live album di sempre, sarebbe quindi doveroso fare un parallelismo 
            con questo nuovo, senza dimenticare l’altro live uscito qualche 
            anno prima, ma quello che posso dire è che il gruppo oggi dimostra 
            la stessa grinta, lo stesso entusiasmo, la stessa vitalità 
            di allora, anzi sembra che per questi eterni ragazzacci il tempo non 
            sia passato affatto. Per quanto riguarda la resa sul palco e l’incisione, 
            in fondo anche da questo lato il gruppo non sembra essersi preoccupato 
            del tempo che è passato e propone il proprio sound con grande 
            orgoglio.
 
 All’epoca dell’uscita di Silver i Cheap Trick avevano 
            già pubblicato una quindicina di titoli in studio, che vengono 
            tutti citati nella scaletta che comprende trentuno brani. Ma nel repertorio 
            ci sono anche delle sorprese come la canzone scritta con John Lennon 
            “I’m Losing You” o la cover di “Day Tripper”. 
            In questi due cd il gruppo esprime tutto il suo gusto melodico abbinato 
            ai suoni ruvidi e taglienti, un marchio di fabbrica che li ha resi 
            dei musicisti straordinari. Pagine memorabili di rock energizzante 
            e vitale. Certo per i cultori degli anni settanta questo album non 
            può essere messo sul piano dei grandi live album di quel periodo 
            e forse non è nemmeno giusto, ma di certo si tratta di una 
            grande testimonianza, di una band unica che a modo suo ha fatto storia 
            e questo lo si respira in questo concerto.
 
 Non sappiamo cosa ci riserverà il futuro dei Cheap Trick, ma 
            considerando l’ultimo Rockford con quanto la band è ancora 
            capace di esprimere sul palco, allora possiamo dormire tranquilli. 
            GB
 
 Altre recensioni: Rockford; Special 
            One
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