Rock Impressions

Brother Ape - Force Majeure BROTHER APE - Force Majeure
Progress Records
Distribuzione italiana: ?
Genere: Prog
Support: CD - 2013


Questa band svedese nel tempo è rimasta merce per stretti appassionati di prog, nonostante una produzione di tutto rispetto, il gruppo era in attività già negli anni ottanta col moniker Little Orchestra, ma i dischi sono arrivati solo nel nuovo millenio. La formazione iniziale era a quattro, poi dopo il primo album del 2005 sono rimasti un trio e da allora la formazione non è più cambiata. Le ottime doti tecnico compositive però non li hanno aiutati ad emergere in un panorama sempre più competitivo e ricco di proposte, ma la cosa bella è che questo non li ha dissuasi dal portare avanti con coerenza e determinazione il proprio cammino fino ad arrivare a questo sesto album.

Il nuovo album si apre con l’intro “Entry”, che sembra una cantilena, la cosa spiazza un po’, ma ci introduce ad un disco diverso da quello che ci saremmo potuti aspettare. La title track è un brano dal ritmo incalzante, ma i suoni sono abbastanza rassicuranti, c’è molto pop inglese in sottofondo, dai Radiohead ai Coldplay, interamente strumentale, lascia un po’ un senso di incompiutezza. “The Mirror” è quindi il vero primo brano del cd, la melodia portante è solare, il cantato carezzevole, la struttura è moderatamente prog, con ritmi complessi ma non troppo, se fosse solo un po’ meno pop e un po’ più prog non sarebbe male. “Doing Just Fine” racchiude tutti i concetti che ho cercato di esprimere, la musica è solare, il testo parla di un clima di pace, felicemente antimilitare, e in sottofondo c’è un fischiettio che mette voglia di passeggiare in un viale sotto un cielo azzurro senza nuvole. Questa atmosfera poppeggiante pervade tutto il disco, che presenta una buona unità compositiva, che si regge su belle melodie e ritmi mai banali, ma che non ha abbastanza vigore e personalità, in fondo il carattere prog è stato un po’ messo da parte a favore di una fruibilità d’ascolto, che rende sicuramente piacevole il disco, ma che anche lo impoverisce, una prova di maggior carattere sarebbe stata preferibile.

I Brother Ape restano una band da tenere d’occhio, sono indiscutibilmente bravi, ma questo album lo considero un po’ un passo falso nella loro bella discografia, il pop inglese lasciamolo fare agli inglesi. GB

Altre recensioni: Shangri-La; III; Turbolence; A Rare Moment of Insight


Flash Forward Magazine


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