Rock Impressions

Brother Ape - A Rare Moment of Insight BROTHER APE - A Rare Moment of Insight
Progress Records
Distribuzione italiana: ?
Genere: Prog
Support: CD - 2010

E cinque in cinque anni! Un traguardo non comune per una band di prog svedese, soprattutto se si tiene conto che questo gruppo ha sempre fatto un disco più bello del precedente, il terzetto di Stoccolma si è distinto per aver scelto un sound molto personale, che non si rifà a cliché o modelli, ma che si esprime con grande libertà espressiva. Proprio questo mood positivo ha ispirato al gruppo il titolo dell’album, la band è consapevole delle proprie potenzialità e lo ha dichiarato con giusto orgoglio nelle note del cd, quindi ci accingiamo ad approfondire l’ascolto di questo nuovo cd con grande curiosità, quali altre magie sonike hanno preparato per noi?

L’inizio è subito pieno di energia positiva, un bel riff di chitarra originale costruito su un lavoro di batteria piuttosto complesso e delle incursioni atmosferiche di basso apparentemente semplici creano un territorio pieno di pathos e di energia, “Juggernaut Now” conferma tutto quello che abbiamo detto in apertura. “Chrysalis” è meno immediata, ma ha delle linee melodiche molto riuscite con sonorità decisamente insolite e originali. Sempre molto frenetica è ancora “Ultramarathon”, che sembra voler approfondire le intuizioni dei brani precedenti. “Seabound” segna invece una svolta decisa sul versante melodico del gruppo, è un lento molto poetico e intenso, le melodie sono ariose e solari, calde come una bella giornata, il brano si perde un po’ verso il finale un po’ ripetitivo. “Istinct” è tormentata, con belle linee di basso, le ritmiche incalzanti della batteria contrastano col cantato sognante e un chitarrismo liquido e delle keys sinfoniche. Prog post moderno anche in “Echoes of Madness”, gli ingredienti sono gli stessi dei brani precedenti, ma questo pezzo è più riuscito. Ancora grande poesia nella prima parte della triste “The Art of Letting Go”, poi il brano diventa nervoso, quasi alla Van Der Graaf Generator, ma è molto moderno. Un delicato arpeggio di chitarra apre la title track, il brano più breve dell’album, ma anche uno dei più intensi, che rimane in questa chiave semi acustica con sola chitarra e basso.

I Brother Ape sono un gruppo sempre più significativo, hanno una buona esuberanza e un’ottima vena creativa, che nel prog è sempre più importante, perché in circolo ci sono troppi artisti nostalgici, mentre servono quelli che si sforzano di guardare al futuro del genere e i Brother Ape in questo sono in prima linea. GB

Altre recensioni: Shangri-La; III; Turbolence; Force Majeure


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