Rock Impressions

Violent Silence VIOLENT SILENCE - Violent Silence
Record Heaven


Questo gruppo al debutto discografico viene dalla prolifica Svezia, ma rappresenta una novità decisamente interessante.

La formazione a quattro comprende voce, tastiere, basso e batteria, il che può far pensare agli ELP, ma i Violent Silence musicalmente non hanno nulla del trio più famoso del prog. Piuttosto le atmosfere cupe e claustrofobiche ricordano i King Crimson degli anni ottanta, quelli contaminati con il pop di quel periodo, infatti le tastiere Ljunghall mescolano progressioni spettacolari a ritornelli vagamente elettronici con il perseguimento di un risultato molto personale ed efficace. Il basso di Bastin ci regala delle ritmiche ruvide e selvagge che creano un potente contrasto con le tastiere più gentili, il tutto sorretto da un drumming molto dinamico, un trio esaltante con un vocalist che aggiunge un tocco quasi spirituale con la sua voce malinconica e sognante.

L'album è diviso in dieci traccie molto varie, si parte con "Squeal Point", un brano inquietante che mette subito in luce la forte personalità della band. "Dead Cities" presenta un suono di tastiera elettronico, che fa pensare vagamente ad un tema spaziale, ma un basso molto presente rompe le fredde geometrie delle keys e regala delle grandi emozioni. Il terzo brano è più prevedibile dei precedenti. "Curtains" ha delle melodie molto belle e poetiche, mentre "Tunnel Vision" è sorprendente nei suoi giochi complessi di tastiere e ritmiche ai limiti della world music, un brano davvero interessante. La malinconia di "The Sound of Dying" è magia pura, ma la vitalità di "War Ant" è contagiosa. Se non credete che un ritornello reggae non possa essere usato in un brano prog allora ascoltate "Shoot It in the Head" e avrete delle sorprese! La conclusiva "Grey Fluid Earth" è la traccia più lunga e bella del disco, un capolavoro da ascoltare tutto dun fiato.

In questo periodo dominato da gruppi stereotipati, che ripetono all'infinito cose fatte da altri, i Violent Silence si pongono con forza come grande novità. GB

Altre recensioni: Kinetic;
Slottsskogen Goes Progressive 2005; Twilight Furies

Interviste: 2006

Web site

Artisti correlati: Hidden Lands


Indietro alla sezione V

 

Ricerca personalizzata

| Home | Articoli | Interviste | Recensioni | News | Links | Art | Chi siamo | Live | FTC | Facebook | Born Again |