Rock Impressions

UFO - The Best of a Decade UFO - The Best of a Decade
SPV
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Hard Rock
Support: CD - 2010

Questi leoni del classico hard rock settantiano continuano a ruggire e nell’ultimo decennio hanno dimostrato di avere in corpo una vitalità difficile da trovare con la stessa forza in altre formazioni dell’epoca, un cantante dalla forte personalità, Phil Mogg, che non ha perso smalto con gli anni e alcuni dei migliori musicisti della scena, come il chitarrista Michael Schenker, entrato e uscito varie volte, l’altra ascia è il virtuoso Vinnie Moore, poi c’è il bassista Pete Way, il batterista Jason Bonham e ancora Aynsley Dunbar, un pezzo di storia, poi c’è il rientrato Andy Parker e ancora alle tastiere troviamo Paul Raymond, ogni nome con alle spalle un bagaglio difficile da riassumere nel breve spazio di una recensione, ma tutti gli appassionati di hard ‘n’ heavy conoscono bene questi nomi e sanno cosa sono capaci di fare.

Come dice il titolo, questa raccolta celebra l’ultimo decennio di vita della band inglese, negli anni ’90 la band ha prodotto molto poco, cercando più volte di dar continuità a reunion che non decollavano, è stato poi con il ritorno di Schenker e l’uscita di Covenant nel 2000 che la band ha trovato una nuova continuità, che è arrivata sino ad oggi. I titoli presenti in questo album sono sedici e, grazie al bel live Showtime possiamo riascoltare anche vari classici come “Lights Out”, “Let it Roll” o “Doctor Doctor” con tanta passione, ma vicino a questi troviamo anche molti nuovi brani, che non sfigurano per intensità come l’iniziale “The Wild One”, che ha davvero un bel riff, tanto semplice quanto efficace, poi su tutto c’è il cantato passionale di Mogg, che scalda il cuore. Oppure il blues potenziato di “Hard Being Me”, una canzone tutta muscoli e feeling, non da meno è la semiacustica con slide “Saving Me”. Ma il passato della band non è solo contrassegnato dall’hard rock, c’è anche del primordiale heavy metal, che riemerge nell’anthemica “Daylight Goes to Town”. Ma ogni brano merita di essere citato, come la rocciosa “Heavenly Body”, ricca di sensualità o la ballata elettrica “Baby Blue”, aperta da una pregevole introduzione di suoni armonici e acustici di gran gusto. Gran bella selezione davvero.

Gli UFO sono una band che si è ritagliata un posto importante nella storia del genere, anche se ha raccolto meno di altre formazioni, ma nel cuore di ogni vero appassionato c’è posto per la loro musica calda e comunicativa, che a distanza di tanti anni continua a farci sognare. GB


Altre recensioni: Showtime; The Monkey Puzzle; The Best of a Decade

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Artisti correlati: Sign of 4; Vinnie Moore


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