Rock Impressions

The D - Alf THE D - Alf
(R)esisto
Distribuzione italiana: (R)esisto
Genere: Garage Punk
Support: mCD - 2014


Questa giovane band avellinese esordisce col presente Ep, i componenti sono degli amici un po’ stralunati, appassionati di musica garage e con tanta voglia di suonare in corpo. Il nome bizzarro è un velato omaggio al film Tenaciuos D con Jack Black, per ora non c’è molto altro da aggiungere.

Il disco parte con “First Man (Almost) on Mars”, la chitarra è da subito in evidenza col suo riffing garage punk inequivocabile, il cantato è in bilico tra beat e punk melodico, con una bella linea melodica, tutto risulta convincente anche grazie alle ritmiche azzeccate. Molto sixties è la seguente “D Is For Dingo”, mentre “Man of Clapham” è più originale, anche se non mancano elementi che riconducono al periodo a cui il gruppo fa riferimento, bella. “Abbott & Costello” è decisamente dura, il genere è sempre lo stesso, ma il gruppo mostra i muscoli e ne esce un brano coinvolgente. La chiusura è affidata al primo singolo del gruppo, “The Book of Guinnes”, una ballata malinconica molto carina, anche se non mostra l’energia propria di questa band, che è davvero coinvolgente.

Mi sono proprio piaciuti questi The D, anche se propongono un genere che possiede già una lunga tradizione, sono riusciti a trovare una dimensione che li caratterizza e che potrebbe definirsi ancora meglio nei prossimi lavori. Il garage punk ha conosciuto diversi revival, quello più importante è stato negli anni ’80, con Barracudas, Fuzztones, Plan 9, Nomads, i nostrani Birdmen of Alkatrazz e tanti altri, non mi spiacerebbe una seconda ondata importante, perché è musica davvero bella e dannatamente romantica. GB

Altre recensioni: United States of Mind


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