Nell’Hard Rock melodico gli olandesi Terra Nova hanno dimostrato di saperla lunga. Certo non vengono menzionati dagli esperti come una band di riferimento, però è inconfutabile che conoscono il fatto proprio. Ho ascoltato nel tempo dischi molto interessanti come “Livin’It Up” (1996) e “Break Away” (1997), con questo però non mi sono innamorato ciecamente della band, in quanto l’ho sempre ritenuta ottima replicante del genere. Quello che forse è mancato loro è stata proprio la personalità, ma si sa, questa non viene fuori subito, si necessitano numerose ed annose prove sonore per cercare di capire chi siamo e cosa vogliamo.

Si sono formati negli anni ’90, per cui il rodaggio è ovviamente superato, conoscono a questo punto la materia più che bene e proprio “Come Alive” sta qui a dimostrarlo. Francamente una migliore produzione avrebbe esaltato maggiormente il contenuto, ma questa cosa possiamo metterla nei cavilli. Questo è il quinto sigillo da studio, malgrado controversie di line up e quant’altro abbiano impedito alla band di volare più in alto. I fratelli Hendrix, Ron alle tastiere e Fred alla voce, ci mettono l’anima oltre che la tecnica, sforzandosi al massimo per elargire un prodotto quantomeno degno di considerazione. A mio giudizio ci riescono più che sufficientemente, anche se alcuni passaggi inflazionati se li potevano risparmiare. La loro cultura musicale viene fuori in brani come la title track “Come Alive”, sunto di un genere che riesce sempre a dare carica ed emozionare, quasi al limite del New Prog. E poi ottime intuizioni come “Holy Grail”, “Here Comes The Night”, “My Own Way” ed altri ancora.

Tutto è semplice e diretto, forse anche troppo, ma sarebbe ingiusto considerare questa cosa come un limite od un impedimento. Diciamo che i Terra Nova riescono a far felici tutti gli amanti dell’A.O.R., personalmente però gradirei ascoltarli con una produzione migliore, sicuramente farebbero un effetto differente. Buoni anche gli arrangiamenti, comunque sia c’è sempre qualche angolo da smussare e questo dopo una carriera annosa, francamente comincia un poco a preoccuparmi. MS

Altre recensioni: Escape; Best Of + 5