Rock Impressions

Terra Nova TERRA NOVA - Escape
Frontiers

Dalla Germania ecco il nuovo lavoro dei fratelli Hendrix, Fred e Ron. In auge sin dagli anni ’80, i nostri hanno prodotto tre dischi e nel 1999 hanno anche conosciuto il loro unico split. Oggi, 2005, li ritroviamo a sei anni di distanza sempre con un grande entusiasmo e voglia di proporre grande musica all'insegna di un ottimo AOR melodico.

Ovviamente si viaggia per strade già battute e poco tortuose, il senso per la melodia è dunque grande. A volte certi cori ricordano i Queen, ma nulla di particolarmente eccezionale, tutto molto più semplice, come possiamo ascoltare già nel brano iniziale “Long Live Rock ‘n’ Roll” (che fantasia di titolo). Buono è l’uso delle tastiere e l’assolo di chitarra, peccato per i suoni troppo appiccicati. Grande senso della melodia in “Rock Bottom” (tutti titoli mai sentiti..), ma anche in questo caso il suono, specialmente quello delle tastiere, non rende giustizia. I fratelli Hendrix comunque si dimostrano elevati compositori e sinceramente meriterebbero di più, ascoltate “Hold The Line” con il suo bell’ intro pianistico e dite la verità. Non stiamo a parlare di un capolavoro, ma di un onesto disco di AOR spensierato e velato.

L’inizio della ballata “Heaven Knows” ricorda addirittura Elton John e certa musica della fine anni ’70 e primi ’80. “Escape” è simpatica ma fin troppo scontata. Leggermente diverso il discorso per “War on War”, la ritmica è sostenuta, il ritornello è buono ma quello che risulta essere più interessante è il refrain. Purtroppo, ancora una volta, devo annotare l’orribile suono delle tastiere. Ritorna la grande melodia sopra il pianoforte di “You Are The One” e certe soluzioni fanno perdonare la cattiva produzione. Brano da ascoltare abbracciati al proprio partner. “Sole Survivor” (ndGB sembra che abbiano voluto proprio rileggere il repertorio di altri gruppi, eh???) è una canzone trascurabile, pur essendo sempre orecchiabile, ma come si dice, non lascia il segno.

I Terra Nova hanno esperienza, sanno come accalappiare la nostra attenzione e ci riescono con “Lonely Is The Night”, pur non esagerando. “Back in the Eighties” è nella media del disco, poco sopra invece è l’allegra “Part Of The Game”. Chiude la bella ballata dal titolo pretenzioso “Yesterday”, piena di pathos.

Bravi artisti questi tedeschi, spero di riascoltarli in condizioni migliori, a volte basta poco per
raggiungere livelli molto alti e a loro manca poco, molto poco… MS

Altre recensioni: Best Of + 5; Come Alive


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