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            ritorno con i fiocchi questo dei Ten dell’ottimo cantante Gary 
            Hughes, dopo il meno penetrante “Return To Evermore”. 
            Il come back alla Frontiers giova al gruppo, soprattutto per quello 
            che concerne la produzione e l’approccio ai brani, impreziositi 
            sempre dalle tastiere e dai cori mai invadenti e penetranti.
 Spettacolare l’inizio del disco con “The Prologue-Rome”, 
            molto strumentale ed epica, dove il suono avvolge e cattura. Hard 
            Rock epico che sposa sonorità pompose ed A.O.R, per un risultato 
            davvero convincente. Vinny Burns non c’è più, 
            ma i Ten sembrano barcamenarsi bene ugualmente, soprattutto per il 
            merito degli arrangiamenti. La voce di Gary non si lancia in acuti 
            o su chissà quali alte vette, ma punta tutto sull’emozione, 
            semplicemente calda ed interpretativa al punto giusto. “The 
            Chronicles” è un brano che farà sicuramente la 
            gioia dei Ten fans e non solo . La qualità è alta, quasi 
            come ai tempi di “Spellbound” e di “The Name Of 
            The Rose”. Lasciatevi accarezzare dalle dolci arie di “The 
            Elysian Fields”, dove ogni aggettivo sembra essere fuori luogo. 
            La musica è un arte e come tale riesce a far visualizzare luoghi 
            e situazioni solamente con l’uso dei suoni, questo i Ten riescono 
            a farlo alla perfezione, proprio come in un bel Film. Ecco allora 
            scorrere fluidamente brani su brani ed immagini, senza nemmeno un 
            solo momento di pausa, passando fra alti e bassi sonori a dimostrazione 
            di una amalgama perfetta fra i componenti e ad una ricrescita artistica 
            forse inattesa. Un cenno particolare per la ballata “This Heart 
            Goes On”, dolce e matura, ma anche ad altri ottimi frangenti 
            sonori, come “Oblivion” e “Born To The Grave”, 
            ma questo il fans dei Ten già lo sa, piuttosto il mio è 
            un consiglio per coloro che vogliono avvicinarsi ad un nuovo mondo 
            sonoro, fresco e solare.
 
 “The Twilight Chronicles” non è un capolavoro, 
            ma sicuramente i suoi 70 e passa minuti bastano per farci conciliare 
            con il mondo e questo è lo scopo della musica e di un artista 
            che colgo l’occasione per ringraziare. Bentornati Ten, davvero 
            un buon lavoro! MS
 
 Altre recensioni: The Essential Collection; 
            Return to Evermore
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