Rock Impressions

The Strange Flowers - Pearls at Swine The STRANGE FLOWERS - Pearls at Swine
Area Pirata
Distribuzione italiana: si
Genere: Garage Rock
Support: CD - 2015


A quattro anni di distanza dal disco precedente, tornano i the Strange Flowers, con il settimo album. Non sono cambiate molto le cose in seno alla band, un solo avvicendamento, anche il sound è sempre legato al british sound, però senza dubbio il gruppo col tempo ha affinato le proprie qualità ed è tornato con un titolo fresco e pieno di energia.

In apertura troviamo il brano che dà il titolo al disco, “Throwing Pearls at Swine”, ed è subito un caleidoscopio di sonorità psych garage di ottima fattura. Gli Strange Flower hanno fatto tesoro della lezione di tanti gruppi inglesi, tenendo conto anche del nostalgico revival degli anni ottanta, che ha ancora tanto influsso sui gruppi brit pop di oggi. “Watching the Clouds From a Strawberry Tree” è la summa di quanto detto prima, dai Beatles fino agli Stone Roses e ritorno. “Alice Stealing Rainbows” è una ballata dominata dal pianoforte, con un gusto sognante, che mescola dolci melodie ad una psichedelia appena accennata. Trascinante come “Louie Louie” è “Eugene”, il riff secco di chitarra ricorda i Kinks più ispirati. Buona anche “Sarah Blake”, però è meno penetrante delle precedenti. “Rose Lynn” è più enfatica e cattura meglio l’attenzione, sorprende come la band riesca a sfornare melodie convincenti in questo genere. “Black” prosegue per il cammino tracciato dal gruppo con sicurezza. “Steven Bought a White Rope” è la classica canzone scanzonata e riempitiva che i gruppi citati mettevano nei loro album, ancora una volta la band fa le cose con gusto e capacità nel rievocare questi moods. In “DD One Day” mi sembra di sentire echi anche dei primi album di quel geniaccio di Julian Cope. Su buoni livelli pure “The Sensational Show of the Clouds” e la conclusiva “Twins”, brani perfettamente in linea col resto del repertorio.

Gli Strange Flowers confermano tutte le buone impressioni avute col disco precedente. La loro musica potrà anche sembrare retrò, ma chi ama le sonorità inglesi potrà farsi cullare con serena sicurezza dalle suadenti note di questi freakettoni nazionali. GB

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