Rock Impressions

Se Delan - Drifter SE DELAN - Drifter
K-Scope
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Dark Wave / Post Modern Prog
Support: CD - 2016


Il debutto del duo Se Delan mi aveva colpito col loro prog post moderno, intriso di influenze post rock, quindi è con particolare interesse che mi accosto al loro secondo sforzo creativo. Ero convinto che il duo avrebbe potuto regalarci delle sorprese e quindi la curiosità è tanta.
L’artwork ci propone un palazzo illuminato da una fosca luce rossa con uno sfondo nero come la pece. L’immagine è molto gotica e oscura, non preannuncia niente di buono (non in senso musicale).

Si parte con la trascinante “Going Home”, potenziale hit, che unisce un andamento ottantiano dardeggiante ad un post rock da classifica. Gli arrangiamenti sono curati e pieni di suoni, che non dispiaceranno agli amanti del prog di più larghe vedute. Il modo sensuale e fortemente erotico di cantare di Belinda Kordic non è cambiato e in questa veste più gotica è praticamente perfetto. Anche “Ruined By Them” rispecchia questa sterzata verso la dark wave, anche se la confezione è in bilico tra post rock e prog, un mix che risulta molto suggestivo. “Blue Bird” è dominata da un basso strabordante, che aumenta la sensazione oscura, è un brano lento e cadenzato, di grande suggestione, più proseguo nell’ascolto di questo disco e più mi faccio catturare. I sogni notturni aumentano con la sincopata “All I Am”, la cosa che piace di più non è tanto la bravura nel ricreare certe atmosfere notturne, quanto la capacità di calare queste atmosfere in un contesto attuale e convincente. “In Obscura” è una strumentale che spinge un po’ di più sul lato prog, ma senza perdere di continuità. La discesa nei meandri del gothic continua con la romantica “Blueprint”, anche se è meno suggestiva delle precedenti. Meglio “Shadowbox(ers)”, col suo giro lento, ma incalzante al tempo stesso. Un altro brano che mi ha penetrato a fondo facendomi ricordare la migliore Siouxie è “Gently Bow Out”, e stavolta Belinda abbandona il cantato sussurrato, per provare a graffiare e ci riesce. Particolarmente spettrale è il giro di chitarra di “She’s Wild”, un brano che dovrebbe fare la felicità di tutte le anime notturne. Si chiude con “Fear No Ghosts”, che forse vuole in qualche modo rassicurare l’ascoltatore, ma i demoni ormai sono già usciti allo scoperto e non basterà questa canzone a farli sparire, infatti col crescendo finale sembrano partire in un sabba di indubbia potenza.

Non è da tutti unire prog, post rock e gothic, anche perché forse non c’è un pubblico preparato per questa musica, però i Se Delan vanno dritti per la loro strada e fanno dell’ottima musica. GB

Altre recensioni: The Fall

Sito Bandcamp

Artisti correlati: Killing Mood




Flash Forward Magazine

Indietro a Ultime Recensioni


Indietro alla sezione S