Rock Impressions

Se Delan - The Fall SE DELAN - The Fall
K-Scope
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Post Modern Prog
Support: CD - 2014


La K-Scope è una di quelle label che non sbagliano un colpo e fino ad oggi ha preso sotto la sua ala tutti gruppi che hanno molto da dire, quindi trovare un debutto è sicuramente fonte di particolare interesse. Il presente moniker cela un duo composto dal polistrumentista Justin Greaves (ex Iron Monkey) già leader dei Crippled Black Phoenix, un gruppo di rock post moderno, vagamente fra Anathema e Pink Floyd, che ha già prodotto interessanti lavori, e dalla cantante svedese Belinda Kordic che si era fatta notare col progetto Killing Mood, di cui ricordo un disco che per la verità non mi aveva impressionato più di tanto.

Il disco parte con il brano “Intro” ci cala subito in un prog post moderno molto vicino ai già citati Anathema, ma è solo un antipasto che apre la strada alla teatrale e drammatica “Chasing Changes”, la parte musicale è intrigante e penetrante, il cantato di Belinda è delicato, quasi sussurrato, trovo che il connubio non sia proprio azzeccato, ma non è privo di un certo fascino conturbante e sicuramente sensuale. “Beneath the Sea” è costruita su un giro di chitarra acustico dal sapore folk, poi il brano prende vigore, la voce sospirosa di Belinda ci cala in un mood molto intimo e introspettivo, mentre la musica con un crescendo sempre più coinvolgente ci porta a voli più arditi, un mix di emozioni diverse e intriganti. “Little One” è una ballata cadenzata ancora piuttosto originale, anche se è colpisce meno dei due brani precedenti. Bella la melodia di “Today”, pur restando un contesto musicalmente non banale, ha un appeal radiofonico o se preferite cinematografico. Segue “Tonight”, che col suo incedere alla Nick Cave rende molto piacevole l’ascolto. “The Hunt” è un brano potente e viscerale, il primo che mi coinvolge davvero fino in fondo. Si prosegue con la marziale “Dirge”, buono il senso drammatico, che è un po’ un leit motiv di tutto il disco, la battaria è decisamente inquietante. Altro momento molto riuscito è “On My Way”, dove il duo riesce a dare il meglio con un coinvolgente prog post moderno. Molto particolare anche la decadente “Lost Never Found”, che chiude il disco con una zampata di originalità.

L’opera prima dei Se Delan non è facile, ma ha fascino e spessore, è evidente che il connubio artistico fra Justin e Belinda è molto forte e che i due sono stati fonte di grande ispirazione l’uno per l’altra e penso che più maturerà questa comunione artistica, più ne sentiremo delle belle. GB

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