Rock Impressions

Pino Scotto - Datevi Fuoco (Lo Scotto da Pagare) PINO SCOTTO - Datevi Fuoco (Lo Scotto da Pagare)
Valery Records
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Hard Rock
Support: CD + Libro - 2008

Chi non conosce il cantante Pino Scotto dei gloriosi Vanadium? Spero che tra i nostri lettori siano in pochi. Comunque sia Scotto è uno dei veterani più significativi del nostro panorama, un rocker fino in fondo o se preferite, come recitava uno storico disco di Joe Perry: “Once A Rocker, Always A Rocker”! Questa è l’anima e l’essenza del nostro, senza nessun compromesso. Del resto basta fare un giro su YouTube per rendersi conto di che tipetto sia il nostro.

Questo suo nuovo disco solista rappresenta la sua anima più vera, un disco scomodo e graffiante, volutamente “scorretto”, come del resto è Pino che nelle interviste non risparmia bordate a chi le merita. Non sorprende quindi di vedere attorno a lui una vera parata di artisti che hanno voluto dare il loro contriubuto alla riuscita dell’album, troviamo i nomi molto noti di Enrico Ruggeri col fidato Schiavone (quelli che “io suonavo l’heavy metal quando tu eri chiuso nell’asilo”) e Mauro Pagani (PFM), Saturnino e Le Vibrazioni, po i ci sono anche Fabio Treves, Mario Riso e i fratelli Cappanera, poi Morby (Sabotage e Domine), ma ci sono anche delle sorprese come Andy dei Bluevertigo o Briengel dei Ritmo Tribale, ma citare tutti gli ospiti è quasi impossibile, quello che è giusto rilevare è che non è da tutti riuscire a coinvolgere attorno a se tanti artisti, anche perché non si tratta di certo di un’operazione commerciale, ma di vera amicizia conquistata con anni di dedizione alla musica.
Il nuovo disco di Pino non poteva che essere duro e rabbioso, un po’ come il suo carattere di true rocker, non sorprende quindi che l’opener “Come Noi” sia durissima, un nu-metal venato di rap che fa scuotere il capo, mentre il testo è puro vetriolo.

Le canzoni sono tutte riedizioni di brani già pubblicati, una sorta di best of corretto e potenziato. “Il Grido Disperato di Mille Band” è un classico metal ottantiano, quello con cui Pino, lo scugnizzo milanese, è cresciuto. “Dio del Blues” è un classico blues intriso di sofferenza, un canto che arriva al cuore con la solita lucida vena critica di Scotto. “Piazza San Rock” è un classico hard rock blueseggiante, pieno di nostalgia. “Segnali di Fuoco” prosegue con un hard rock essenziale, ma ancora a farsi notare è soprattutto il testo come sempre molto critico. Non male “Le Stelle Cadenti”, un mid tempo davvero ispirato. Trascurabile “Guado 3000”, meglio la ballad “Disperanza” che aggiunge una nota romantica ad un album che brucia. Ruggeri, con la sua voce calda, fa sua “Predatori Della Notte”, che coppia di rockers, peccato che Enrico non “riscopra” più spesso questa sua vena. La carellata continua con “Nunù”, “Code di Cometa” e “Gamines”, quest’ultima impreziosita dallo stupendo violino di Pagani, una chiusura morbida per un disco che graffia.

Il cd è corredato da un libro con la biografia di Scotto, noi non l’abbiamo ricevuto e quindi non possiamo dire niente su questa pubblicazione, accontentatevi del dischetto, che, per chi ama il rock suonato con passione, è un acquisto consigliato. Scotto è un personaggio scomodo e contro corrente, una voce fuori dal coro che, al di la del linguaggio da strada spesso gratuito che usa, ha qualcosa da dire che fa riflettere, dote oggi non comune. GB

Altre recensioni: Codici Kappaò

Sito Web
Per un assaggio: http://www.myspace.com/pinoscottoofficial


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