Rock Impressions

Power of Zeus - The Gospel According to Zeus POWER OF ZEUS - The Gospel According to Zeus
Rare Earth (Lp 1970) / Akarma (CD 2005)
Distribuzione italiana: Akarma
Genere: Hard Rock
Support: CD - 1970


Siamo all’inizio degli anni settanta e la musica rock era in piena esplosione di idee, ma molti gruppi di talento sono stati dimenticati da troppo tempo. È il caso di questa formazione americana composta da Joe Periano (voce e chitarre), Bill Jones (basso), Dennie Weber (tastiere) e Bob Michalski (batteria) che hanno dato alle stampe questo unico e splendido album recentemente ristampato dalla Akarma.

Il sound di questi musicisti è costituito da solido hard rock psichedelico con massiccio uso delle tastiere e un riffing chitarristico roccioso e travolgente. Nessun amante dell’hard rock dovrebbe lasciarsi scappare questo titolo, un incrocio fra Led Zeppelin e Uriah Heep, con qualche accenno anche ai Sabbath.

L’iniziale “It Couldn’t Be Mine” è una delle traccie più zeppeliniane, un mid tempo che fa saltare qualsiasi vero appassionato di hard rock, un ottimo riff di chitarra, una sezione ritmica che pompa, delle keys oniriche e un solo da manuale. “In the Night” potrebbe essere un altro mega classico, base blues e tanta grinta, solo il refrain è un po’ datato, molto Heep. “Green Grass & Clover” è la ballata acustica che non manca mai in questo periodo. Ma meglio rituffarsi nel suono acido proposto nei due minuti roventi di “I Lost My Love”. “The Death Trip” è il brano più lungo ed epico dell’album, quasi prog, ma sempre molto psichedelico, bellissimo. Le tastiere e la chitarra si rincorrono in “No Time”, ancora grande hard rock nella migliore tradizione. Un po’ atipica è “Uncertain Destination”, che gioca col folk e ricorda certi Humble Pie. Il riffing roccioso torna in “Realization” e ditemi se questo pezzo non merita di prendere posto fra i grandi classici? Heavy Boogie è “Hard Working Man”, inferiore ai brani precedenti, ma è breve ed è quasi la fine. Gran finale con la visionaria “The Sorcerer of Isis”, un piccolo capolavoro tutto da gustare.

Dobbiamo ringraziare la Akarma se oggi questo album è di nuovo disponibile, noi intanto possiamo godere uno spaccato magnifico di musica settantiana. Peccato però che un gruppo così non sia riuscito a dare un seguito ad un album tanto bello. GB


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