Rock Impressions

Popol Vuh - Letzte Tage Letzte Nachte POPOL VUH - Letzte Tage - Letzte Nachte
SPV
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Prog
Support: CD - 1976 (2005)

Se con il precedente “Das Hohelieds Salomons” nel 1975 i Popol Vuh erano un trio (Fricke, Fichelscher e Yun), con il successivo “Letzte Tage- Letzte Nachte” del 1976 rimangono un duo per le defezione di Yun. La SPV prosegue le ristampe di questi piccoli gioielli progressivi, fotografando il gruppo tedesco nel massimo dello splendore. I suoni di matrice spirituale con riferimenti all’India qui sembrano allontanarsi e Fricke e Fichelscher si avvicinano molto di più al Rock, specialmente a quello degli Amon Duul II.

Il duettare fra la chitarra e le tastiere ci conduce in paesaggi bucolici, come quelli rappresentati nella copertina. “Der Grosse Krieger” ci propone i Popol Vuh nella loro nuova veste, ma è con “Oh Wie Nah Ist Der Weg Hinab” che ascoltiamo materiale più interessante, un Rock quasi lisergico con influenze Pink Floyd periodo “A Saucerful Of Secrets”. Ci sentiamo trasportati dalla chitarra e dal suo interminabile lamento anche nella successiva “Oh Wie Weit Ist Der Weg Hinauf”, davvero uno sballo sonoro psichedelico. Se vogliamo ascoltare, fra virgolette, suoni più folcloristici dobbiamo giungere a “In Deine Hande”, canzone più leggera pur conservando fra le note la matrice Popol Vuh. Fricke nella sua immensa carriera ha scritto pagine importanti e questo “Letzte Tage - Letzte Nachte” è senza dubbio un tassello importante del cammino. “Kyrie” è come un tatuaggio sulla pelle per i Popol Vuh, il lirismo è l’esatta rappresentazione della filosofia sonora del duo, che si stampa perfettamente fra le note. Finale più Rock con “Dort Ist Der Weg” e “Letzte Tage-Letzte Nachte” . Musica intensa, incantevole, ipnotica, un piccolo passaggio in un volo pindarico emozionante ed allo stesso tempo rilassante.

La SPV ci allega tre bonus tracks, le quali non fanno altro che arricchire di per se un disco che, da solo, gia vale l’acquisto. Qualcuno mi spieghi nel dettaglio cosa avevano questi anni ’70 di così magico, perché ora non c’è più tutta questa ispirazione? MS

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Das Hohelied Salomos


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