Rock Impressions

Plurima Mundi - Atto I PLURIMA MUNDI - Atto I
Ma.Ra.Cash.
Distribuzione italiana: BTF
Genere: Prog
Support: mCD - 2009


La MaRaCash Records punta su un sestetto di artisti pugliesi dal notevole bagaglio tecnico, i Plurima Mundi. Si formano nel 2004 e sono un mix di personalità differenti, non c’è da stupirsi dunque se nel sound della band si aggirano del Rock, del Jazz, Blues, Etno-Funky, Fusion, Progressive e della Musica Classica.

“Atto I°” come suggerisce il titolo, è il debutto ed è un EP composto da quattro brani, per una durata totale di quasi trenta minuti di musica. Dicevo della tecnica dei componenti, infatti Massimiliano Monopoli (violino) è la guida della band ed è docente al Conservatorio oltre che studioso del genere Rock Progressivo. Nel 2005 si formano le ossa grazie all’importante esperienza live con Richard Sinclair (Caravan, Hatfield And The North e Camel) e la partecipazione alla rassegna Romaestate nel 2007.

Forti dunque della passione che riversano in questa musica, delle esperienze passate nelle date dal vivo, i Plurima Mundi si chiudono in studio per registrare questo EP che farà gola a voi che amate la sponda italiana. Non esulano riferimenti al Banco, PFM, Orme ed Osanna, questo è inevitabilmente nel dna di tutti gli artisti italiani che si addentrano in questi territori. Non a caso poi ritroviamo nel bellissimo brano finale “Aria” anche Lino Vairetti degli Osanna al microfono. Ma la voce principe di questo lavoro è quella di Grazia Maremonti, malleabile ad ogni tipo di situazione. Alla chitarra c’è Vincenzo Zecca, alla batteria Pierfrancesco Caramia , al basso Massimo Bozza ed al pianoforte Francesco Pagliarulo.
Apre un brano strumentale, “Ortus Confusus”, che mette subito in chiaro le coordinate stilistiche dei singoli componenti, spaziando dal Rock al Jazz, fino a giungere alla musica classica, il tutto ovviamente sorretto dalle corde del violino di Massimiliano Monopoli. Un biglietto da visita che stupisce per profondità e perizia, quasi un balzo negli anni ’70 ma con una differente ottica, quella di coloro che hanno saputo catalizzare il genere e rielaborarlo con propria personalità. Più delicato e sognante “Nei Ricordi Del Tempo”, la voce di Grazia ha il suo peso, ma soprattutto per l’uso del piano. Banco? … Anche. “Laboratorio 30” è la minisuite del disco, con i suoi dieci minuti e le fughe strumentali, quelle che tanto piacciono agli estimatori del genere. Elaborata e ricca di cambi di tempo, trova un ottimo frangente anche nel cantato, dove le melodie sono davvero di facile memorizzazione. Chiude “Aria”, il pezzo che definirei il più commerciale, grazie al refrain e all’incedere trascinatore, oltre che al duo vocale Maremonti-Vairetti.

Le solide basi per fare qualcosa di notevole ci sono tutte, fanno davvero ben sperare per un esordio discografico effettivo dal valore ben più elevato. I Plurima Mundi sono in studio e noi li attendiamo con trepidazione e speranza, non a caso hanno ricevuto anche una meritata nomination nei Progawards 2009. MS

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