I Pedestrians Of Blue sono un gruppo norvegese al debutto discografico e questo mini cd di tre brani uscito nel 2005 è l’antipasto con cui preparano la strada all’album Crossing Over di prossima pubblicazione, anche se nel 2003 era uscito un cd demo di quattro brani dal titolo Circles of Butterflies. La band è composta da quattro elementi, Johannes Stole alla voce e tastiere e Torfinn Sirnes alla chitarra sono i due fondatori del gruppo a cui si aggiungono Rudolf Fredly al basso e Harald Levang alla batteria.

Il sound proposto da questi musicisti è un prog molto melodico, che ricorda certi Saga nelle melodie, ma con un uso molto minore delle tastiere. “The Garden” apre con un intro vagamente elettronico, poi prende il sopravvento una chitarra post grunge dal riffing intenso, le ritmiche sono dinamiche e tutt’altro che banali e sono quelle che danno il tocco più prog al lavoro, belle e convincenti le linee melodiche del pezzo che hanno una certa originalità. “Father & Son” è sicuramente uno dei brani di punta del gruppo, era presente anche sul primo demo. Il riffing è sempre tagliente, del resto fra le proprie influenze i nostri citano Queensryche, Black Sabbath e Toto, l’atmosfera è più oscura e tormentata del brano precedente e proprio per questo mi piace di più. Chiude “World of Things”, un altro pezzo piuttosto oscuro, ma retto da vocals melodiche che smorzano un po’ la drammaticità del pezzo, è anche il pezzo più propriamente prog di questo trittico e il gruppo continua a convincere.

Sono sicuro che sarà molto interessante ascoltare il loro album completo, intanto vi invito a mettervi in contatto con questa promettente band, perché hanno i numeri per regalarci grande musica. GB

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