Rock Impressions

Pathosray PATHOSRAY - Pathosray
Laser's Edge
Distribuzione italiana: ?
Genere: Prog Metal
Support: CD - 2008

In ambito Metal Prog si parla molto delle nuove leve, anche se in definitiva tracciano sempre le linee dei maestri Dream Theater. Nomi come Circus Maximus, Redemption, Siegen Even e tanti altri ricoprono pagine di Webzine o riviste di settore. Per noi italiani sempre poca gloria, Eldritch , Labyrinth e pochi altri stanno a tenere alta la nostra bandiera. Ma come si fa a non esaltare una band come i Pathosray? Una band coesa, che viaggia sugli strumenti come pochi altri, la musica proposta prevale sulla tecnica, un Metal Prog gradevole ed intelligente ed una produzione più che discreta. L’ennesimo inchiostro sprecato, l’ennesimo appello agli usufruitori ad una attenta valutazione, probabilmente destinata ancora una volta a fare un buco nell’acqua. Venderà il prossimo cd dei Symphony X mille volte di più di questo debutto, questo gia si sa, ma lasciatemi almeno dire che la band è grande, pronta per il grande salto sin da questo primo lavoro.

I Pathosray si formano nel 2000 grazie alla passione del batterista Moni Bidin e del chitarrista Luca Luison. La musica proposta varia dal Metal al Prog, passando anche per il Gothic più datato. Il risultato è eccellente, così come la voce di Marco Sandron. Si colgono ovviamente le influenze di band come gli immancabili Dream Theater, Fates Warning, ma anche Nevermore. Fondamentale il lavoro alle tastiere di Giampaolo Rinaldi, certe scale fanno la sicura gioia degli estimatori del Prog più classico. Alle spalle hanno anche due buoni demo, “Strange Kind Of Energies” (2002) e “Deathlees Crescendo” (2006).

“Pathosray” è composto da nove brani, tutti degni di nota, ricchi di cambi di tempo e di tutti gli ingredienti che rendono il Metal Prog un genere totale, ossia musica per il corpo e per la mente. Questa volta per mia volontà non descrivo i brani, è ora che la musica italiana spicchi il volo da sola. La vostra curiosità dovrà fare il resto, io personalmente comincio a stancarmi di fare battaglie contro i mulini a vento.

Ma che nessuno mi venga a dire che l’ultimo dei Symphony X è meglio di “Pathosray”, allora mi ci trova! MS


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