Rock Impressions

Paatos - Silence of Another Kind PAATOS - Silence of Another Kind
Inside Out
Distribuzione italiana: Audioglobe
Genere: Prog
Support: CD - 2006

Avevo chiuso la recensione del precedente lavoro di questi musicisti svedesi con la speranza che il nuovo disco potesse essere un po’ più “robusto” e questa caratteristica emerge dall’ascolto di questo Silence of Another Kind, il loro terzo sigillo. Ma le cose sono cambiate molto poco e più che altro sembra che il gruppo abbia cercato di consolidare il proprio sound.

Le caratteristiche del Paatos’ sound ci sono tutte, musica che oscilla continuamente tra suggestioni prog nel classico senso del termine, influenze tratte dal nuovo pop e una sana voglia di fare musica venata di originalità. Qualcuno lo chiama “melancholic post rock”, di certo ultimamente la musica a sfondo malinconico ha trovato molti sostenitori.
Questo nuovo affresco moderno è composto da nove traccie piuttosto diverse ed eterogenee per poco meno di quarantadue minuti. Si attacca con “Shame” che è uno dei brani più “facili” da metabolizzare, un giro ritmico vorticoso lancia la voce suadente di Petronella che ci accarezza nonostante l’atmosfera del brano sia molto gotica e carica di suggestioni oscure. Molto più morbida e minimalista è la successiva “Your Misery” con atmosfere quasi jazzate. Non meno delicata è “Falling”, ma è sostenuta da delle ritmiche più interessanti della canzone precedente. L’atmosfera torna a riscaldarsi con “Still Standing” che cresce ascolto dopo ascolto. “Is That All?” ritorna a proporre situazioni più rock, ma è solo con “There Will Be No Miracles” che i suoni si fanno duri e decisi. “Not a Sound” apre molto romantica con il violoncello di Petronella che continua ad coccolare i nostri sensi, un brano un po’ troppo lungo, che solo col crescendo finale molto solenne e pomposo risveglia l’attenzione. La traccia finale che da il titolo all’album non è una vera canzone, piuttosto è una sperimentazione piuttosto dark e minimalista che lascia un po’ di insoddisfazione.

I Paatos sono un gruppo molto interessante, ma il nuovo album è riuscito a metà, le traccie morbide lo sono un po’ troppo e quelle energiche pesano troppo poco nel bilancio complessivo, l’originalità a volte non basta per centrare l’obbiettivo. GB

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