|  
            A 
            quattro anni di distanza dal precedente The Powerful Hand (pubblicato 
            anche in versione italiana col titolo La Mano Potente) tornano i catanesi 
            Metatrone, dopo aver raccolto varie soddisfazioni il cui apice credo 
            sia stato l’esibizione alla Giornata Mondiale della Gioventù 
            di Sidney. Il loro disco di debutto era stata una piacevole sorpresa, 
            la band propone un mix di power metal e di prog metal con testi cristiani 
            teologicamente molto rigorosi, una scelta coraggiosa, perché 
            da noi c’è ancora molta diffidenza nei confronti di questo 
            genere musicale, che nei paesi anglosassoni invece è molto 
            apprezzato, la cosa “strana” è che le maggiori 
            resistenze vengono proprio da ambienti “cattolici”, nei 
            quali persiste una sorta di fanatica preclusione al rock in genere, 
            considerato ancora satanico. Ma i Metatrone sono una band nata con 
            l’appoggio della diocesi di Catania e uno di loro negli anni 
            è diventato sacerdote.
 Questo nuovo disco si apre con “Credo”, un brano anthemico 
            che pone subito l’accento sulle doti tecnico compositive di 
            questi musicisti, che riescono a proporre un metal contagioso e ottimista, 
            ottima la prestazione vocale di Jo Lombardo, un singer potente e capace, 
            che interpreta molto bene i brani, la band dietro di lui fa quadrato 
            e crea tappeti fra l’epico e il power metal molto riusciti. 
            “Uomo”, presente anche in una versione in spagnolo, ha 
            un testo molto profondo, che si integra molto bene nei ritmi serrati 
            del metal della band. “Eterno Amore” sprizza energia positiva, 
            il coro è tutto da cantare, una song perfetta per un concerto, 
            trascinante. “Padre” è un brano più nervoso, 
            quasi alla Dream Theater, prende il sopravvento il lato prog del gruppo, 
            il testo è molto lirico, una prova molto convincente. “In 
            Spe Resurrectionis” è un brano in doppia cassa, power 
            metal di stampo germanico, con Don Davide che osa pure un po’ 
            di growl, headbanging assicurato. “Rinascere”, presente 
            anche in versione inglese, è un brano mixa partitutre più 
            pacate e melodiche con altre anthemiche e trascinanti, una power ballad. 
            “Santi e Beati” invece è un vero lento. Molto interessante 
            il brano “Cuore di Donna”, il testo è molto profondo 
            e tutt’altro che scontato, costruito su un tessuto molto drammatico, 
            una delle composizioni migliori del cd, sicuramente meno immediata 
            di altre, ma che ha davvero un grande spessore. Altro inno da cantare 
            tutti in coro è “Sanctus 3”, brano di lode dal 
            forte sapore epico. “Passione” è l’unico 
            brano strumentale, il gruppo esibisce le proprie doti tecniche, che 
            comunque erano emerse in tutti i brani precedenti, non aggiunge molto 
            al disco. L’ultimo brano “Stay” è in inglese, 
            una canzone dura, coi muscoli bene in mostra, l’orgoglio metallico 
            della band che prende il sopravvento. Chiudono il cd i due brani in 
            sapgnolo e inglese che vi avevo anticipato.
 
 La maggiore qualità di questa band è di avere un carattere 
            internazionale, certamente il lavoro che possono fare nel nostro paese 
            è tanto e necessario, ma penso che non sarebbe male se anche 
            i mercati d’oltralpe si aprissero al Verbo testimoniato con 
            tanta coerenza e convinzione da questi bravi musicisti. Viva il White 
            Metal!!! GB
 
 Altre recensioni: The Powerful Hand
 
 Sito Web + 
            MySpace
 |