Rock Impressions

Magnetic Sound Machine - Chromatic Tunes MAGNETIC SOUND MACHINE - Chromatic Tunes
Lizard / Pick Up / BTF / Eventry
Distribuzione italiana: si
Genere: Jazz Rock
Support: CD - 2008

Cosa induce cinque ragazzi fra i venti ed i diciannove anni a suonare un disco completamente strumentale, oggi più che mai controproducente e addirittura di Jazz Rock? Questo personalmente mi resta un mistero. Non solo mi complimento sinceramente con questi giovani artisti, ma anche con l’attenta Lizard, la quale ancora una volta non si è lasciata sfuggire un fenomeno del genere. Non definirei tutto questo coraggio, ma VERA passione per la musica!

I Magnetic Sound Machine sono di Treviso e si formano nel 2005, per dedicarsi immediatamente al settore live. Le esibizioni portano amalgama alla band , la quale data dopo data, si lega sempre di più ed il risultato, oggi 2008 è “Chromatic Tunes”.
A quale tipo di Rock Jazz andiamo incontro è facile da decifrare, ovviamente fra i maestri da ricordare ci sono i soliti nomi Nucleus, Soft Machine, Arti & Mestieri (senza violino), Perigeo e personalmente aggiungerei i miei concittadini Agorà. Chi di voi segue questo tipo di panorama avrà constatato che sono tutte band degli anni ’70. In effetti questo genere musicale ha vissuto il massimo del suo splendore proprio in quegl’ anni, altro motivo per cui resto ancora affascinato da questi giovani cultori. Ma la più bella sorpresa è l’ascolto del cd! La freschezza sonora e musicale che circonda l’aurea del suono è contagiosa. Sin dall’iniziale “Chromatic Tunes” le cose sembrano gia chiare. Ma conosciamo questi ragazzi, i loro nomi sono Stefano Volpato (basso), Alessandro Caldato (tastiere), Giacomo Girotto (chitarra), Andrea Massarotto (sax alto e flauto) e Riccardo Pestrin (batteria).

La solarità, la gioventù e la passione si ascolta fra i solchi di “Chromatic Tunes”. La chitarra si alterna con il sax negli assolo , rendendo il disco più elettrico ed accessibile anche a chi ascolta Rock (“Blue Sensation” per credere). Dieci tracce tutte da scoprire, ognuna con una storia a se, o per meglio dire un colore a se. Si, il suono descrive colori, proprio come i MSM hanno giustamente evidenziato nell’iride del cd. “So Fusion” ci presenta una band navigata, delicata e morbida, ma oramai non è più una sorpresa. “Double Touble” qui presentata in due versioni, ci svela le origini musicali, il sotto titolo “Perigeo” la dice lunga. La ritmica è importante, ottima la batteria di Riccardo Pestrin, ma lasciatemi tessere un elogio a parte per il bravissimo Stefano Volpato. Il suono del suo basso riscalda il cuore.

Ma nei MSM non c’è un vero leader, almeno la musica così ce li presenta, tutti allo stesso piano ed è proprio l’insieme che forma questo fresco suono, malgrado l’argomento datato. Non è neppure giusto definire questo suono datato, perché sono così pochi i proseliti che sembra ancora un territorio da esplorare, magari con dei tesori nascosti che solo il tempo potrà svelare. Ma in loro abbiamo degli ottimi ricercatori, basta solamente aggregarsi alla truppa, non lasciamo per l’ennesima volta che giovani talenti vengano sommersi da altra immondizia sonora ed ignorati. Ascoltiamoci questo colorato “Chromatic Tunes” con un buon brandy alle mani seduti sulla poltrona con il piede che parte da solo, perché vi assicuro…. Parte da solo! MS

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