Rock Impressions

Looking 4 a Name - Tetragram LOOKING 4 A NAME - Tetragram
Valery Records
Distribuzione italiana: Frontiers
Genere: Prog
Support: CD - 2007

Avevo ascoltato il demo (l’album del 2005) di questi musicisti e devo dire che mi fecero sì una buona impressione, ma inizialmente mi erano sembrati uno dei tanti gruppi che si dedica al prog, con un’attenzione eccessiva al lato tecnico, vagamente sulla scia dei gruppi americani. Nonostante questo sono stato contento di vedere che sono arrivati ad ottenere un contratto e ad uscire con un album vero e proprio. Bene, Tetragram è un disco che mi ha colto di sorpresa, non mi aspettavo un’evoluzione così spiccata!

Già guardando alla scaletta del cd ci si rende conto che non si tratta della solita raccolta di canzoni, perché Tetragram è un concept con quattro suites (ognuna composta da quattro brani) dedicate ai quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco, e sei canzoni per un totale di ventidue traccie. Una ricchezza che si traduce in un sound corposo e molto variegato di difficile catalogazione. Ovviamente siamo nel campo del prog, ma senza limitazioni, c’è del metal moderno, ma ci sono anche momenti più classici legati ai grandi degli anni ’70, altri ancora sono vicini anche al new prog, insomma è una bella prova di carattere quella fornita dai quattro musicisti responsabili del progetto “senza nome”. I punti di forza di quest’album sorprendente sono la ricchezza compositiva e la fluidità delle composizioni, due caratteristiche che combinate insieme fanno di Tetragram un album davvero riuscito, di quelli che si ascoltano sempre volentieri.

Da quando la band si è formata non ci sono stati troppi cambiamenti, al comando ci sono sempre il chitarrista e cantante Francesco Panico e il tastierista Larsen Premoli, al basso troviamo Federico Ghioni e alla batteria è tornato il batterista Deneb Buccella (che era uscito per alcuni anni dalla band). La band, nata all’inizio del nuovo millenio, è cresciuta facendo il percorso tipico di ogni gruppo con covers, collaborazioni (ho scoperto che hanno suonato anche con l’inossidabile Enrico Ruggeri!) e tanti concerti. Adesso con questo album mi aspetto il salto di qualità. Certo non è facile imporre in Italia un sound ricercato e soprattutto col cantato in inglese, ma spero almeno che si possa muovere qualcosa a livello internazionale. I Looking 4 A Name sono un gruppo di cui andare fieri e che meritano l’attenzione dei grandi, provare per credere. GB


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