Rock Impressions
 

INTERVISTA CON DANIELE LIVERANI
di Massimo Salari

Daniele, sei un ottimo chitarrista, ma soprattutto un polistrumentista, prima di parlare del progetto Genius che ne diresti di fare un rapido sunto della tua carriera di musicista per i nostri lettori?
Ho iniziato a suonare il pianoforte all'età di 6 anni, studiando le nozioni teoriche e armoniche basilari. Nel 1987, all'età di 17 anni, ho preso in mano per la prima volta la chitarra provando ad applicare su di essa le nozioni che mi venivano dagli studi classici precedenti. Ho aquistato il mio primo 4 piste ed ho iniziato a sperimentare e registrare i miei primi brani chitarristici, ricordo ancora i miei primi demo tapes 'Me and me too' e 'The last gift of my teens' recensiti per la prima volta su HM, rivista oggi non più sul mercato, dal buon Guarnieri nella rubrica Guitar Heroes... che tempi d'oro! Sei anni dopo (1993) dopo 6 demotapes, ho vinto a Roma il concorso nazionale indetto dalla associazione AWF "Italian best guitar player", potendo usufruire di un viaggio e uno stage pagati al GIT di LosAngeles. Sono rimasto a Los Angeles per un lungo periodo, frequentando lezioni da molti dei migliori chitarristi della scena; durante quel periodo (1993-94) ho avuto modo di mettere insieme la line-up per produrre il mio primo progetto solista "Viewpoint". Questo album avrebbe visto la luce solo successivamente, nel 1999, grazie alla Elevate Records. Viewpoint è una sorta di progetto progressive metal guitar-oriented, al quale hanno partecipato brillanti musicisti quali il batterista Julio Mathis II , i bassisti Ricky Wolking (Jennifer Batten) e Joey Vera (Armoured Saints e Fates Warning), io mi sono occupato di chitarre e tastiere.
All'età di 24 anni ho iniziato a studiare in maniera seria (già lo suonavo nei miei primi demo) anche il basso, e poco più tardi la batteria: ho sempre amato sia la musica classica che il buon rock metal, quindi anche tutti gli strumenti in esso coinvolti... Poco dopo mi sono interessato ad una formazione locale di ragazzi molto talentuosi unendomi a loro come tastierista e seguendoli nei loro primi passi musicali... si tratta del gruppo Empty Tremor nel quale tuttora milito e considero una realtà molto interessante, creativa e di buonissima qualità musicale. Trascurando quindi la grossa produzione amatoriale di demo-tapes e progetti musicali che mi avevano visto coinvolto sin dal 1987, posso dire che la mia carriera ufficiale a livello di pubblicazioni ha inizio nel 1997, con la release dell'album "Apocolokyntosys" degli Empty Tremor (uscito in Europa per PickUp/Rising Sun e in Giappone per Fandango Records). Successivamente, nel 1999, ha visto la luce grazie a Elevate Records,anche il mio album solista "Viewpoint" (risalente al periodo GIT 1993/94). Nei primi mesi del 2000 ho poi prodotto e registrato il secondo album della mia band Empty Tremor "Eros&Thanatos", uscito per Elevate/SPV records. Agli inzi del 2001 inizia la mia preziosa collaborazione con Frontiers Records che mi porterà a pubblicare anche il terzo disco 'The Alien Inside' con gli Empty Tremor, con un cambio di line up, alla voce entra infatti Oliver Hartmann (ex Atvance). Ho anche un secondo disco solista pronto dal 1999, "Daily Trauma", che è stato appena pubblicato da Frontiers Records il maggio scorso. Questo album è il risultato delle prime sperimentazioni musicali sul concept dell'attuale Genius che ho vissuto tre anni fa assieme al giovanissimo Dario Ciccioni, batterista dal talento incredibile che avrebbe poi suonato anche i tre episodi della Genius Rock Opera dei quali 2 hanno già visto la luce sempre con Frontiers records. "Daily Trauma" può essere visto come una sorta di prologo ai tre episodi dell'Opera, poiché contiene molti degli embrioni delle idee e delle atmosfere che sono state poi sviluppate e rielaborate in quello che è diventata la Genius Rock Opera Trilogy. Vorrei rimarcare il fatto che l'incontro con Dario e le nostre jam-sessions iniziali siano state forse uno dei principali motivi per il quale ho intrapreso l'avventura di questo nuovo e ambizioso progetto parallelo alla mia band Empty Tremor: ho subito avvertito che io e lui saremmo stati in grado di produrre ottima musica, dato che già i nostri stili, i nostri gusti musicali, le nostre emozioni erano perfettamente complementari nel momento della creazione e dell'improvvisazione!
Per quanto riguarda ulteriori produzioni, ho avuto l'onore di produrre e registrare il nuovo progetto con Steve Walsh, Khymera, che è stato pubblicato nei primi mesi del 2003. Anche in questo progetto ho suonato chitarre, basso e tastiere, mentre le parti di batteria sono state suonate da Dario Ciccioni, stesso team e stile di produzione di Genius in pratica. La Genius Rock Opera mi sta comunque tenendo occupato dal 1998, con tutte le fasi di creazione e pre-produzione della storia, definizione dei personaggi, musica, linee vocali e testi che hanno preceduto la release... un lavoro titanico che è passato attraverso tanti livelli e tante avventure... ne esiste infatti anche una versione preprodotta e cantata da cantanti locali, non mi aspettavo certamente che il progetto sarebbe arrivato ad includere un dream cast come quello che hai potuto sentire... è stata una evoluzione lenta... ma molto divertente ed emozionante. Genius è nato piano piano ed ha avuto tante reilaborazioni, credo che grazie a questo la maturità musicale del progetto ne abbia giovato dal punto di vista compostivo.

Fra i tuoi demo dei primi anni '90, qual è quello a cui sei più affezionato e perché?
Direi che sono affezzionato a tutti i demos, sono davvero le pietre miliari della mia evoluzione e del mio percorso musicale, in essi ricordo tutte le sperimentazioni e i passi in avanti che anno dopo anno sono riuscito a conseguire e soprattutto sono davvero una testimonianza di dedizione e tanto amore per la musica e per la creazione in genere. Se dovessi scegliere un demo in particolare però, forse sceglierei il secondo intitolato 'The Last Gift Of My Teens' del 1989, perché è l'espressione di un momento particolarmente ispirato dell'epoca, e inoltre credo che ci siano delle melodie e delle idee particolarmente fortunate, che infatti ho ripreso e inserto del mio debuto album chitarristico Viewpoint.

Nel 1995 hai formato gli Empty Tremor, proponendo un sound Metal Prog a tratti riconducibile ai Dream Theater, secondo te è possibile immaginare il prog metal senza il loro contributo?
Beh direi che i Dream Theater hanno proseguito e potenziato quello che già i Rush, Marillion, Kansas e molti altri avevano iniziato, ma credo che in effetti la loro rielaborazione e il potenziamento di alcune sonorità unitamente con la geniale creazione di riffs e di songs memorabili abbiano aperto la strada per nuovi lidi da esplorare in ambito progressive metal. Credo proprio che siano stati importanti e molto influenti su tutto il prog metal degli anni 90...forse il prog metal avrebbe preso strade diverse senza il loro apporto, questo credo che sia insindacabile.

Nel neo classicismo, chi ti ha influenzato maggiormente?
Premetto che sono partito dalla classica, come pianista, quindi le mie influenze principali risalgono direttamente ai classici che ho interpretato durate tali studi come Bach, Mozart, Chopin, Beethoveen, Debussy ecc,ecc. Quando mi sono poi avvicinato al mondo metal devo dire che Malmsteen, Mc Alpine e Moore sono stati i primi ad influenzarmi a livello di chitarristi... poi ho scoperto Jason Becker e Marty Friedman e da loro ho davvero imparato tanto in termini di creatività ed espressività applicata alla tecnica non fine a se stessa.

"Viewpoint", bell' album solista del 1999, mette alla luce la tua grande preparazione tecnica, ma non pensi che tutto questo muro sonoro possa soffocare il lato compositivo dei brani lasciando l'ascoltatore un poco annoiato?
Beh, senzaltro nel periodo di Viewpoint ero al massimo della mia sperimentazione tecnica, ad ogni modo non mancano le melodie in quel disco e devo dire che tutto sommato sono contento di quella produzione, che risulta comunque essere il mio primo passo in ambito professionale a tutti gli effetti. Era il periodo in cui tentavo di dare il massimo sotto tutti gli aspetti della ricerca sia tecnica che sonora delle possibilità della mia chitarra... probabilmente è un disco più per chitarristi che per ascoltatori generci.

Di tutti i progetti che hai messo in piedi a quale sei più affezionato e perché?
Non ho una classifica vera e propria di gradimento, sono molto coinvolto e appassionato in tutti i progetti che seguo, soprattutto perché si tratta di diversi tipi di progetti che mi danno anche diversi tipi di stimoli e di gratificazioni. Forse il porgetto Genius lo sento più mio, anche perché mi sono occupato di tutto il songwriting ed ho suonato quasi tutti gli strumenti... non per questo lo ritengo però il più importante, è solo uno dei diversi modi in cui mi esprimo ed affronto la musica.

Parliamo ora del tuo ultimo "The Alien Inside" con gli Empty Tremor, a me sembra che l'ingresso di Oliver Hartmann come cantante abbia molto giovato al risultato complessivo del disco, come mai questa scelta?
Oliver è semplicemente perfetto sotto tutti i punti di vista per il nostro sound, inoltre è professionale, preciso e molto amichevole, una persona eccezionale. Ha messo davvero tanta passione nella registrazione delle sue parti ed il risultato è stato davvero strepitoso a nostro parere, spero che i nostri fan abbiano la stessa nostra reazione. La sua voce è molto credibile, profonda, espressiva e anche tagliente quando serve. Credo che davvero abbia dato un livello superiore di qualità alla nostra musica ed abbia esaltato il nostro songwriting al massimo.

Tu usi molto le tastiere, eccellenti ad esempio nella title track , quali sono quelle che ti piacciono di più come suono? Comporrai mai musica con del mellotron?
Io uso da tanti anni tastiere Korg e sono molto affezzionato al loro sound, ogni tanto sperimento e creo nuovi suoni per dare una caratteristica unica ad ogni album, anche se ultimamente ho trovato la mia dimensione e la sto mantenendo abbastanza... penso che siano davvero versatili e molto interessanti come possibilità che offrono. Al momento non ho mai utilizzato mellotron, però non è escluso che in futuro possa sperimentarlo... vedremo!

Bellissima anche la copertina del disco "The Alien Inside", potresti dirci cosa rappresenta di preciso e di che cosa parlano i testi in questo cd?
Di base The Alien Inside non è un vero e proprio concept album, anche se le song 'The Alien Inside', 'The Love I've never had' e 'The Alien Outside' sono collegate molto strettamente sia come contenuto che come musica. Le altre song invece diciamo che vivono di luce propria, anche se si inseriscono nello stesso tema di base che percorre tutto l'album, cioè l'esistenza di una parte sconosciuta (aliena) all'interno della nostra coscenza/mente che prima o poi è destinata a prendere il controllo della nostra esistenza e di condizionarne i comportamenti e le decisioni. Come al solito il tema principale è sempre molto incentrato sui sentimenti e sui comportamenti psicologici umani, come quasi tutti gli altri brani degli altri album degli Empty Tremor del resto... sentimenti di tutte le nature e le tipologie che muovono le passioni umane. Questo The Alien Inside è comunque molto intenso e sofferto a livello di tematiche, pieno di alti e bassi a livello di umore e di temperamento. Nelle 3 song più collegate che ho menzionato prima Oliver è riuscito ad interpretare magistralemte a mio parere il tormento di un uomo che scopre di avere dentro di se una seconda personalità (the alien inside) che pian piano sta rosicchiando la sua anima e sta prendendo il sopravvento. Una espressione di una doppia personalità che spaventa molto questo personaggio, che tenta in tutti i modi di non farsi influenzare e di non cedere all controllo di questa forza negativa che sente nascere dentro di se. Da questo concetto nasce l'idea della cover con il doppio viso ovviamente come avrai già intuito... sta a significare appunto questa doppia personalità che è dentro di noi e che ogni tanto si manifesta...

Ma ora veniamo a Genius, come hai fatto a convincere tutti questi grandi artisti a partecipare ad un progetto simile, li hai anche conosciuti personalmente?
Non è stato facile in effetti, sono stati necessari mesi di emails e di spedizioni di demos e preproduzioni per ottenere i consensi degli artisti che hanno poi cantato. Devo dire che il supporto di una label come Frontiers è servito come condizione essenziale per dare credibilità al progetto, altrimenti sarebbe stato impossibile. Non ho avuto modo di conoscere tutti di persona, le distanze erano elevate e tutti i guest sono sparsi per tutto il mondo, sarebbe stato impossibile. Ho incotrato alcuni di loro: Mark Boals, Daniel Gildenlow, Oliver Hartmnann, Russel Allen...

Chi ti ha dato di più , chi ti ha arricchito umanamente e musicalmente?
Direi che tutti i guest sono stati davvero dei grandi personaggi da scoprire e tutti hanno dimostrato molta amicizia e molta dedizione al progetto. Dal punto di vista umano ovviamente ho avuto modo di approfondire di più con i personaggi principali che hanno cantato di più e quindi con i quali ho avuto più a che fare, ma devo dire che con tutti si è instaurato un bel rapporto umano di amicizia... credevo che ci fosse più freddezza a livelli alti, ma a quanto pare mi sbagliavo, anzi. Con tutti i guest ho parlato a lungo sul personaggio che dovevano interpretare, e in molti casi si sono trovati molto immedesimati nel loro ruolo.

Quale è il concepimento della trilogia Genius, potresti spiegarcelo nel dettaglio?
L'idea di comporre una Rock Opera in tre episodi è nata gradualmente durante diverse fasi di sperimentazione precedenti. La storia che ho usato per la Genius Trilogy è la stessa che scrissi nel 1997 in un breve libro dal titolo "Daily Trauma". Ogni tanto nel tempo libero scrivo qualche storia, mi piace scrivere storie fantastiche, non tipicamente in stile fantasy, spade cavalieri ecc. ecc., preferisco concept psicologici, futuristici. Sono sempre stato affascinato da concetti di realtà alternative, virtualità, subconscio e sogni, soprattutto la loro genesi e la loro interpretazione. Ho letto molto Freud, libri su interpretazione di sogni e questo mi ha sicuramente influenzato nello scrivere il racconto "Daily Trauma". Si tratta infatti di una storia dedicata alla descrizione di un sogno effettuato dal personaggio principale che è appunto Genius, sogno nel quale egli si connette mentalmente per una serie di casuali circostanze con una dimensione parallela, e che scopre poi pian piano essere entrato in una realtà alternativa dove risiedeva un intero mondo dedicato alla creazione dei sogni nelle menti umane. Una vera e propira fabbrica del sogno da sempre esistita dove ogni volta che un umano iniziava a sognare, veniva creata una entità parallela (una sorta di alter ego chiamata Twinspirit (spirito gemello) che era dedicato a condurre ed esaudire le fantasie dei suoi sogni. Gradualmente ho particolareggiato questo racconto, aggiungendo dettagli e maggiori concetti ed eventi e ho cominciato a pensare all'idea che questa storia avrebbe potuto funzionare anche per qualcosa di musicale. Così come primo passo ho composto, con l'aiuto dei grande talento batteristico Dario Ciccioni, che conobbi proprio in quel periodo, una serie di brani strumentali che seguivano l'andamento della storia quasi come una sorta di Colonna sonora.
La storia era divisa in 18 capitoli, così ho creato 18 songs, ognuna descriveva e ambientava gli eventi e le atmosfere di ciascun capitolo. In quella esperienza compositiva ho creato molte melodie e idee musicali che avrei poi riusato e sviluppato nella successiva trilogia Genius. Volevo avere tutto nelle mie mani a livello di suoni e stile così ho deciso di di suonare chitarre, basso e tastiere, Dario Ciccioni ha registrato le batterie (stesso team del successivo Genius a livello musicale). Questo album non fu mai pubblicato, non riuscivo a trovare una situazione interessante a livello di deal. Cosi l'ho tenuto nel cassetto. Vista la mia attuale collaborazione con Frontiers, questo disco vedrà la luce all termine delle uscite dei 3 episodi di Genius Rock Opera come una sorta di bonus release sull'argomento Genius, anche perché se lo pubblicassimo prima sveleremmo il finale della storia... sarebbe un peccato!
Quindi la prima idea musicale connessa al concept di Genius era un disco strumentale chiamato Daily Trauma che avrebbe contenuto nel booklet la storia completa del romanzo Daily Trauma, in modo tale che l'ascoltatore avesse potuto leggere la storia durante l'ascolto... A quel punto decisi di andare oltre e di iniziare a comporre una vera e propria opera completa che riprendesse il concept di Daily Trauma in maniera più esaustiva, con tanto di cantanti che avrebbero dato voce ai personaggi e anche un eventuale narratore che avesse aiutato l'ascoltatore a comprendere meglio la storia. Sono stato sempre attratto dalle grandi opere dei grandi compositori come Verdi e Puccini e molti altri visto che le mie origini sono comunque classiche, comporre un opera era quindi una cosa che mi aveva sempre attratto sin da piccolo. Ecco quindi come è nata gradualmente l'idea di realizzare Genius Rock Opera.
Ho deciso di chiamare 'Genius' la trilogia perché 'Daily Trauma' era già il nome del libro e dell'album strumentale che avevo già realizzato e volevo comunque mantenere separate le varie composizioni. Genius poi era il nome del personaggio principale, quindi mi è sembrato un nome azzeccato.

Mi chiedo anche come fai a trovare tutto questo tempo per fare queste cose, ma la tua vera professione, se c'è, qual è? Ti basta vivere di musica?
Al momento mi occupo anche di informatica, progrannazione in ambito di automazione e cose del genere. La musica non mi è ancora completamente sufficente per vivere...Ad ogni modo ho sempre fatto la scelta di creare e produrre solo ed esclusivamente quello che mi piace e questo chiaramente complica le cose se si vuole creare una professione che ti dia un sostentamento, è molto più facile adattarsi a quello che esiste già, fare il turnista, suonare per altri. A me non è mai interessato questo. Spero in futuro di poter fare solo il musicista... chissà forse un giorno. Il tempo per tutti questi progetti lo trovo grazie alla mia passione, la musica è la mia unica grande passione e mi sento felice quando vivo in essa e mi sento attivo e produttivo in essa. Mi piace molto anche vivere assieme ai musicisti con i quali collaboro, è il mio mondo.

Sinceramente nel secondo episodio di Genius non riesco a trovare una canzone che si evidenzia nei confronti di un'altra, questo evidentemente mette alla luce un lavoro, o meglio un opera, molto costante ed omogenea, tu personalmente tieni ad una in particolare? Perché?
È molto difficile sceglierne una, perche sono tutte frutto della mia creazione ed ovviamente le ho modellate e rifinite secondo i miei gusti. Ad ogni modo, nel secondo episodio, "He will die" credo che sia riuscita particolarmente fortunata. È davvero un compendio di potenza, melodia, frenesia, è molto emozionante e magniloquiente a mio parere... forse sceglerei quella se proprio dovessi.

Tutti bravi , ma secondo me quello che da qualcosa in più è Russel Allen dei Sympony X, a proposito di gruppi Metal Prog, secondo te quali sono quelli più validi? Verso quale direzione sta andando la musica Metal oggi?
Ci sono tanti gruppi prog metal validissimi, a partire ovviamente dai Dream Theater, poi SymphonyX, Pain Of Salvation, Fates Warning, e tanti altri, la lista sarebbe troppo lunga. Io credo che il metal oggi giorno si stia davvero attestando a livelli di qualità molto alti. Esistono labels che supportano finalmente gli artisti a tutti i livelli e questo non succedeva 15 anni fa, quando muovevo i miei primi passi. Ad ogni modo la direzione della musica metal è molto imprevedibile, è un insieme di fattori che la dirigono, a partire dalle label fino ad arrivare ai fans... l'importante è che continui ad esistere.

Anche la meravigliosa voce di Eric Martin in "My Dear Son" è da brivido, quale lavoro di questo vocalist preferisci?
Adoro tutti i dischi dei MR Big anche se devo dire che preferisco il primissimo... a mio parere davvero il loro migliore disco... è stato troppo emozionante sentire la mia song cantata da Eric, e difficile da spiegare tale emozione. Credo che i Mr Big siano stati uno dei gruppi più belli da vedere dal vivo in ambito rock, i loro live sono stati davvero momenti magici.

È una domanda ovvia quella che ora ti vado a porre, chissà quanti altri te l'avranno posta, ma non se ne può fare proprio a meno, vista la caratura di questi lavori: Chi partecipa al terzo episodio di Genius? Quale coordinate stilistiche si vanno a delineare, dobbiamo aspettarci delle sorprese?
Al momento non ho nulla di definitivo a livello di casting, anche se ho avuto contatti con Jorn Lande che sembra interessato a partecipare. Non posso dire di più al momento... ho solo contatti che sto valutando. A livello di stile, le sorprese ci saranno, come nei primi due episodi del resto. Qualche momento bizzarro e qualche atmosfera particolare e ai limiti. Ad ogni modo la trilogia Genius è stata concepita come un tuttuno, quindi puoi aspettarti una continuità stilistica nelle scelte dei suoni e del songwriting. I tre episodi sono qualcosa di strettamente collegato, che hanno un senso assieme... l'opera Genius è un tuttuno.

Parlaci un po' di più di Dario Cicconi, visto che è un tuo fido compagno d'avventura in diversi progetti compreso quello dei Khymera con Steve Walsh dei Kansas.
Ho conosciuto Dario Ciciconi per caso ai Fear Studios, lo studio dove registro tutti i miei lavori di solito. Era li con la sua band che allora si chiamava 'Opera' e ho subito notato il suo grande talento come batterista. Aveva solo 14 anni ed era già molto maturo ed eseguiva tempi con una musicalità e una precisione spaventosa. È subito nata una grande amicizia e dalle nostre jams sono nati tanti brani e tanta buona musica che poi avrebbe preso il nome di Daily Trauma, Genius trilogy, Khyemera... Credo che il drumming di Dario sia davvero increbilie per la sua efficenza, nonostante sia molto virtuoso e in grando di mettere quello che serve esattamente alla song per farla decollare... ed inoltre il tocco e lo stile che ha sono inconfondibili, è molto potente e efficace... davvero un grande talento.

Potessi tornare indietro nel tempo, cosa cambieresti nella tua carriera di musicista, quali sono stati i tuoi errori (se ce ne sono stati)? Pentimenti?
Di errori se ne fanno tanti, è normale durante il processo di crescita...non credo però che io abbia pentimenti. Credo tuttavia di avere sempre fatto ciò che volevo musicalmente e nelle scelte collegate alla musica e questo mi fa sentire soddisfatto. Sono molto contento di quello che sono riuscito a realizzare artisticamente e questo in qualche modo mi fa pensare che la via che ho percorso non era poi così sbagliata. Sono consapevole inoltre delle enormi difficolta che ci sono per emergere con la propria musica, essendo poi nati in Italia... quindi questo mi rende ancora più soddisfatto. Gli errori che ho commesso sono quelli che tutti commettono quando si deve formare un'esperienza, quindi sono stati comunque molto educativi e in qualche modo necessari.

Se devi scegliere di musicare uno di questi tre eventi che ti vado ad elencare, cosa sceglieresti e perché: Una guerra, la scoperta di una nuova terra, un film d'avventura.
Adoro ma musica descrittiva che si accompagna a momenti d'azione, e quindi forse sceglerei la terza opzione: Un film d'avventura... Genius stesso è la descrizione di una grande avventura dentro il mondo dei sogni.

Ovviamente diamo pure uno sguardo al futuro, nuovi progetti con la Frontiers?
A breve inizierò la produzione di unaltro disco Khymera, ma questa volta non ci sarà Steve Walsh dei Kansas alla voce, bensì un altro grande cantante... non è ancora deciso definitivamente chi sarà, però un grande cantante della scena rock. Completerò inoltre la terza parte di Genius e stiamo già lavorando con gli Empty Tremor al nostro nuovo disco, il quarto che è previsto per l'anno prossimo. Oltre a questi 3 lavori che sono già programmati, ho molte altre idee in cantiere che sto sviluppando nel mio studio, si tratta solo di idee e di demos che prenderanno forma in futuro in nuovi progetti, per i quali non ho ancora una morfologia precisa... ho scoperto molti nuovi talenti sconosciuti ultimamente con i quali molto probabilmente collaborerò in futuro... sono sempre alla ricerca di nuovi musicisti che possando darmi degli imput.

Grazie della tua cordialità, un saluto ai nostri lettori e concludi questa intervista inventando un nuovo slogan nei confronti di questo mondo (giusto o sbagliato che sia).
Un grande abbraccio a tutti i lettori di Flash, il mio augurio è che la buona musica renda più facile il cammino della nostra esistenza su questo mondo che sembra essere ogni anno più critico. Mi auguro che pace e equilibrio abbiano la meglio.

MS

Intervista 2003

Recensioni: Genius; Genius II; Daily Trauma; Genius III

Artisti collegati: Empty Tremor; Khymera


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