Il progetto Lilium nasce a Genova qualche anno fa e si presenta con questo primo Ep autoprodotto di sei brani. Il sound dei Lilium è un mix di stili diversi, come da loro ammissione citano l’alternative rock, l’hard core, il post rock, il nu-metal, la psichedelia, ma io aggiungerei anche certa dark wave, in particolare dei Christian Death di Valor.

Il primo brano “Antares” è davvero molto cupo ed è sulle note iniziali che mi sono venuti in mente i darkettoni californiani, il brano alterna momenti di calma apparente a sfuriate apocalittiche di metal estremo, il risultato è molto coinvolgente e particolare, sicuramente di spessore. “Suicide”, come si capisce dal titolo, non è certo più morbida o meno cupa, ma è meno personale del brano precedente, spinge su note nu-metal a cui aggiunge una cattiveria propria dei Lilium, poi ci sono sempre queste aperture dark, il cantato però in certi frangenti non mi piace per niente, quando è troppo estremo per me rovina il risultato, così come succede anche in “Sleep China”, quando si mette a cantare in gutturale acuto non fa proprio per me, mentre negli altri contesti mi piace. In particolare mi piacciono le atmosfere strumentali come all’inizio di “Hunter”.

Al di la dei miei gusti personali i Lilium hanno personalità e questo disco lo dimostra, in fondo nel complesso mi sono anche piaciuti. GB

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