| I Letatlin sono solo al secondo album, ma hanno già fatto parlare 
            di se grazie ad un sound che custodisce i canoni del vero gothic o 
            se preferite della Dark Wave. Oggi ci sono tante formazioni che fanno 
            musica definita come gothic, ma solo una piccolissima percentuale, 
            a mio modesto modo di vedere, propone qualcosa veramente degno di 
            portare questo nome.
 
 I brani sono stralunati, oscuri e ossessivi, ermetici come del resto 
            fa già trasparire il titolo, le chitarre mi ricordano certe 
            cose dei Bauhaus, il basso è tornato al suo ruolo guida e poi 
            c’è tanta elettronica sperimentale, suoni industriali, 
            martellanti e claustrofobici. In altre parole è musica ruvida 
            e disturbante che si nutre e alimenta le angosce di questo inizio 
            millennio. Le paure e le fobie sono amplificate in un percorso sospeso 
            fra l’incubo e la quotidiana difficoltà di accettare 
            il presente. Chi si preoccupa oggi delle farfalle che muoiono? Chi 
            si preoccupa veramente del pianeta che sta morendo? La muscia dei 
            Letatlin non propone vie di fuga, non si apre alla speranza, ma si 
            ferma ad osservare, mantenendosi a debita distanza, non si compromette 
            con il mondo moderno, piuttosto lo denuncia con il triste presentimento 
            di essere soli contro tutti.
 
 Queste sono solo alcune delle riflessioni che sorgono come acqua da 
            una sorgente ascoltando questo piccolo disco così ricco di 
            suggestioni. Se posso fare un appunto direi che i testi sono un po’ 
            troppo ermetici per i miei gusti, ma si sposano molto bene al sound. 
            I Letatlin non fanno musica facile, questo l’avrete capito, 
            ma è il loro pregio maggiore, il loro punto di forza, l’anima 
            della loro originalità. Quindi chiudo come avevo aperto: questo 
            è il “vero” gothic, diffidate delle imitazioni. 
            GB
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