| I Legend sono una delle poche eroiche band a tenere alta la bandiera 
            del prog nel paese dove questo genere musicale è nato e dove 
            ha gettato le fondamenta. Nati a metà anni ottanta, hanno prodotto 
            una manciata di dischi, ma non conosco la loro precedente discografia, 
            quindi non posso fare paragoni coi precedenti, comunque questo nuovo 
            titolo, che esce dopo una pausa durata ben quindici anni, mi ha fatto 
            un’ottima impressione.
 
 Cardinal Points si compone di quattro suites, come quattro sono i 
            punti cardinali e quattro sono gli elementi di cui si parla, la pietra 
            (terra), io vento (aria), il fuoco e l’oceano (acqua), una simbologia 
            che viene richiamata in tutto l’artwork del cd. Il primo brano 
            “Carved in Stone” presenta un ritmo tribale e un cantato 
            che si ispira alle ballate folk, di vago sapore celtico, poi il sound 
            è arricchito dal Didgeridoo e dal flauto. I riff di tastiere 
            e chitarre sono ruvidi e la metrica è molto sottolineata dalla 
            sezione ritmica, il brano così assume una solidità che 
            si sposa con le tematiche trattate e risulta piuttosto efficace e 
            anche dotato di una buona originalità. “Whisper on the 
            Wind” parte con un giro che ricorda gli Hawkwind più 
            ispirati e mi piace questo accostamento con lo space rock, anche se 
            è solo una vicinanza, perché poi gli elementi più 
            prog rock emergono quasi subito, ma non si può negare l’ingegnosità 
            di questi artisti. “Sparks to a Flame” ha l’andamento 
            di un brano di musica classica mescolata col rock, con delle belle 
            ritmiche e un sound energico, i Legend riescono ad essere poetici 
            senza perdere in vigore e coinvolgimento. Chiude “Drop in the 
            Ocean”, i suoni ovviamente sono più liquidi, la band 
            riesce bene in questi giochi che rimandano ai temi trattati.
 
 Prog epico e dinamico, ricco di belle melodie. Il disco nel suo insieme 
            è molto bello, anche se forse è un po’ prolisso. 
            Ci sono delle composizioni molto curate, come curato è tutto 
            il progetto e la cura infusa nella realizzazione si avverte in ogni 
            momento del cd. Questa band merita sicuramente più di un ascolto. 
            GB
 
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