Rock Impressions

Lecherous Gaze - On the Skids LECHEROUS GAZE - On the Skids
Tee Pee Records

Distribuzione italiana: -
Genere: Hard Rock
Support: CD - 2012


La genesi di questa band è stata piuttosto lunga e travagliata e risale al 2001, ma dopo alcuni cambi di formazione e una pausa piuttosto lunga si è aspettato il 2011 per vedere l’uscita di un primo singolo, seguito da un secondo e infine da questo primo album ufficiale, sulle origini del gruppo c’è davvero poco altro da aggiungere.

L’avvio del cd è affidato ad una chitarra assassina, in pieno seventies style, ritmi un po’ più veloci, ma l’attitudine praticamente identica, poi entra la voce rauca e sguaiata di Zaryan Zaidi e tutto prende forma, quasi fosse un mix di Led Zeppelin, Alice Cooper, Motorhead e Black Oak Arkansas. Si tratta di un rock ‘n’ roll molto sleazy, c’è anche un’attitudine molto punk, una voglia di ribellione che emerge con prepotenza, ma la struttura di fondo è prettamente hard rock. Devo dire subito che per me la voce sgraziata e maligna di Zaidi è stata subito un ostacolo per me, sensazione che è perdurata durante tutto il cd, fino alla fine. “Scorpion” è ancora più veloce e ruvida e così pure “Bagagazo”, ma tutti i brani hanno più o meno lo stesso andamento, non ci sono grosse variazioni e tutto il disco corre sugli stessi binari dall’inizio alla fine. Le parti strumentali sono le mie preferite, e devo dire che certe soluzioni mi piacciono pure parecchio, ma non riesco a digerire il cantato.

On the Skids è un disco da ascoltare bene prima dell’acquisto, ci troviamo di fronte a qualcosa di particolare e selvaggio, che potrebbe coinvolgerci parecchio, ma potrebbe anche non essere esattamente quello che avremmo voluto. GB

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