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            ha seguito ed amato negli anni ’80 il Progressive Italiano, 
            forse ricorda con estremo piacere una delle band più significative 
            ed emozionanti, i Notturno Concertante. Lucio Lazzaruolo è 
            il chitarrista, un artista amante della musica, sia Rock che della 
            Classica.Lo abbiamo incontrato nel 2005 con un disco coraggioso dal titolo 
            “My Favorite” per la Mellow Records, un viaggio nella 
            musica “dotta” , eseguita alla chitarra e lo ritroviamo 
            oggi con “Amelia And Other Favourites”. La sfida dunque 
            continua, così il piacere di addentrarsi nei vicoli della antica 
            cultura musicale, con l’obbiettivo di renderla fruibile ad un 
            pubblico più variegato possibile.
 
 Ci si imbatte in arpeggi rinascimentali, danze processionali, classicismi 
            e molto altro. Lucio attinge molto dalle composizioni di Fernando 
            Sor (1778 – 1839), Johann Kaspar Mertz (1806 – 1856) e 
            da Miguel Llobet, dal quale ricava pure il titolo d’Amelia, 
            estrapolato proprio da “El Testamento”. Nell’ascolto, 
            la chitarra avvolge in maniera ovattata lo stato d’animo e con 
            leggerezza rilassa il corpo e la mente. Semplici sovraincisioni rendono 
            il lavoro più profondo e marcato, mettendo in risalto la tecnica 
            di questo grande artista italiano, del quale tutti noi dovremmo andare 
            fieri. In quasi un ora di musica, resto affascinato da molteplici 
            passaggi, ma quelli che più hanno colpito la mia attenzione 
            sono quelli di Antonio Vivaldi , “Andante Del Concerto In Sol 
            Mag Op. 13” e di Miguel Llobet con “El Testamento D’Amelia”. 
            Quest’ultimo autore riesce a toccare dentro, risultando più 
            intimistico, pur irrorando di luce e calore le note della chitarra, 
            come nel brano “El Noi De La Mare”. La tecnica di Lucio 
            trova ottima vetrina in “Vals Venezolano n° 3 Natalia” 
            di Antonio Lauro. Più rinascimentale e cantautoriale, nel senso 
            in stile Branduardi, troviamo “Canarios” di Gaspar Sanz 
            (1640 – 1710). Ma l’autore preso più in considerazione 
            è Fernando Sor. I brani sono ventiquattro e la copertina del 
            disco è un opera del pittore Fabio Mingarelli. All’interno 
            c’è una introduzione all’ascolto fatta dal noto 
            giornalista del Rock Progressivo, Donato Zoppo. Con questo disco Lucio 
            Lazzaruolo ci dimostra che il Progressive Rock ha comunque radici 
            culturali profonde, certa musica fa parte del bagaglio culturale di 
            un artista e che essa si ripercuote pure nell’etnico, come nel 
            caso dei Notturno Concertante.
 
 Non abbiate paura di avvicinarvi ad un mondo così antico, esso 
            è lieve e nasconde delle emozioni che forse non vi aspettate. 
            Da parte mia un encomio a Lucio, che ha il coraggio di mettersi a 
            nudo nei sentimenti e soprattutto per l’amore totale che infonde 
            in questo strumento. Non c’è bisogno che lo dica, chi 
            ama la chitarra classica, deve avere questo disco, soprattutto per 
            il gusto di assaporarne la genuinità. Attendiamo ora il nuovo 
            dei Notturno Concertante dal titolo “Canzoni Allo Specchio”. 
            MS
 
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