Rock Impressions

Greg Lake - Manoveuvres GREG LAKE - Greg Lake + Manoeuvres
Creative Musical Arts Ltd / Cherry Red
Distribuzione italiana: -
Genere: Rock / Pomp / New Prog
Support: Lp 1981 + Lp 1983 - 2CD
2015


Immagino che tutti i miei lettori conoscano il nome di Greg Lake, ma è giusto ricordare che è stato uno dei musicisti più influenti della scena prog, con i King Crimson nei primi due album (ricordo solo che il primo loro album è universalmente considerate il disco di avvio del genere) e con gli ELP poi. Chiusa l’esperienza con Emerson e Palmer, il nostro si è trovato a dover decidere dove andare musicalmente, in bilico tra iniziare una carriera solista o addirittura smettere di suonare. Ha provato coi Toto, troviamo tre brani come bonus di quell’esperienza, ma la scintilla è scattata con Gary Moore e con lui ha messo in piedi la band responsabile di entrambe questi album. Gli altri musicisti coinvolti sono Tommy Eyre alle tastiere, Tristram Margetts al basso e Ted McKenna alla batteria. Molto bello il libretto che contiene molti testi di Lake, che spiegano il periodo e quanto è successo, un documento prezioso.

Il genere esplorato dai due chitarristi è un hard rock melodico, che qualche volta ha sfiorato tinte prog, altre volte troviamo pennellate blues, ma non mancano anche alcune tentazioni pop, con ballate romanticone, ma anche un po’ prevedibili. L’album omonimo parte con la grintosa “Nuclear Attack”, le chitarre sono in bella evidenza, hard rock di classe, vagamente epico e pomposo, non sorprende che gli abbiano chiesto di entrare negli Asia al posto di Howe, anche se poi la cosa non è durata in quanto Lake era attratto da altri progetti (fra cui Emerson, Lake and Palmer). “Love You Too Much” è un rock blues ancora molto grintoso e veloce con ottimi assoli di chitarra, siamo davvero lontani dal prog, però riascoltando dopo tempo questo disco si sente una classe che mancava in molte produzioni coeve. “It Hurts” è la prima ballata, la migliore proposta, ancora una volta solos da brividi. “Black and Blue” sembra un lento degli anni cinquanta, suonato con gran classe, ma un po’ prevedibile. Il rock più sanguigno torna a scorrere in “Retribution Drive”. Il brano che potrebbe risvegliare qualche emozione nel pubblico prog è “Someone”, ma siamo verso la fine ed è davvero poco. Interessante l’epica “For Those Who Dare”, sorta di marcia militare vagamente circense, un po’ inno, un po’ sberleffo. Chiudono le tre canzoni registrate coi Toto, c’è da chiedersi cosa c’entri Lake con i fratelli Porcaro, però si vede che il genere gli era congeniale e i brani sono sicuramente piacevoli, soprattutto per i fan di Lukather, poco o nulla per gli altri.

Manoeuvres risente ancora più del periodo e subito gli arrangiamenti appaiono più morbidi, con maggiore spazio per le tastiere anni ottanta. La title track è una fotografia perfetta della musica del periodo, c’è tanta classe, ma è un brano pop che era meglio affidare ad altri interpreti piuttosto. “Too Young to Love” è molto meglio, l’impianto è originale e finalmente si ascolta una chitarra suonata come si deve. Il rock continua a scorrere sanguigno in “Paralysed”, ancora class hard rock deluxe. Poi arriva la ballata “A Woman Like You”, che a me dice abbastanza poco. Meglio l’anthemica “Don’t Wanna Lose Your Love Tonight”, anche se la musica è banalizzata un po’ dal testo. Da questo punto in poi il disco prende una piega pop abbastanza netta e molti brani perdono mordente e attrattiva, resta solo la classe. Chiude la bonus track “Hold Me”, che ha una storia particolare. In realtà è un brano quasi imbarazzante, sembra tratto dalla colonna sonora di Love Boat e non aggiungo altro.

Anche un grande come Lake ha subito il fascino delle sonorità easy degli anni ottanta, in molti frangenti ha avuto più dignità di alcuni suoi colleghi, però non credo che i suoi fans abbiano apprezzato questi lavori. Dischi perfettamente inseriti nel contesto dell’epoca e superiori alla media delle uscite del periodo, a parità di genere musicale, ma sicuramente da Lake ci si poteva aspettare di più. GB




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