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            Lo 
            sapevo che questo gruppo aveva un’anima più rock di quanto 
            avesse espresso nei primi due album e infatti questo terzo lavoro 
            svolta con decisione verso ritmiche più incisive e finalmente 
            “graffianti”. Guardando indietro si vede la crescita stilistica 
            e la maggiore padronanza dei mezzi tecnici. Unico fattore di continuità 
            ben evidente è l’impronta cristiana nei testi, che sono 
            sulla stessa linea dei lavori precedenti.
 Ecco quindi che l’iniziale “Non è Impossibile” 
            si presenta subito con delle chitarre taglienti, un tempo sostenuto 
            e delle melodie piacevoli. “I Can Fall Asleep” prosegue 
            il tentativo di produrre dei brani in inglese, la pronuncia non è 
            proprio scorrevole, anche se è meglio che in altri episodi 
            precedenti, le chitarre sono ancora piuttosto robuste, ai limiti del 
            metal. Anche “Allora Prendi Me” continua sulla nuova strada, 
            il testo però manca di presa, manca un ritornello accattivante, 
            anche se le parole sono sentite. “Why (Love Is Not Loved)” 
            inizia come una ballata acustica dal sapore folk quasi zeppeliniana, 
            a dimostrazione che fra Andrea ha un buon senso della musica, poi 
            entrano le chitarre elettriche che recuperano in energia, ma tolgono 
            un po’ d’atmosfera. “You Know What It Means” 
            è una ballata elettrica ancora in lingua inglese, piuttosto 
            prevedibile. “In My Kingdom” a sorpresa si avventura in 
            un power metal tirato, la voglia di cambiare è evidente, ma 
            serve un po’ più di esperienza. Segue “Perdutamente 
            tra le mie braccia” che ci riporta ad atmosfere più tranquille. 
            Questa alternanza di ballate elettriche a volte energiche a volte 
            più meditative continua per tutti i restanti brani dell’album, 
            con una buona continuità, senza particolari novità, 
            in particolare mi è piaciuta “Se Vuoi Vivere Davvero” 
            che deve funzionare bene anche dal vivo.
 
 Nel complesso il gruppo ha dimostrato di crescere, c’è 
            ancora tanto lavoro da fare, ma sono sulla strada giusta e se continueranno 
            a migliorare come hanno dimostrato di saper fare, allora potrebbero 
            scrivere qualche pagina importante di rock cristiano in tricolore. 
            GB
 
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