Jari Riitala e Jimbo Makelainen hanno dato vita a questo progetto
che si avvale del contributo di diversi altri musicisti come ospiti.
Visto il nome assunto e l’iconografia spaziale presente in tutto
l’artwork si potrebbe pensare allo space rock, ma le visioni
cosmiche suggerite dal duo possono risultare fuorvianti.
La musica proposta in questo album è interamente strumentale
ed è un mix di jazz, fusion e prog rock. Poi sicuramente si
possono ravvisare tracce di altri generi, come la psichedelia e anche
un po’ di space, ma la componente jazz è predominante.
Questo non deve far pensare a qualcosa di molto tecnico o esclusivo,
si tratta invece di musica altamente godibile, basata su dei groove
veramente coinvolgenti, anche nei momenti più tecnici.
I dodici brani non sono mai né troppo lunghi né autocelebrativi
e presentano una buona varietà compositiva. Questo insieme
di fattori rende il disco godibile e longevo, ottimo per chi cerca
musica suonata con passione, ma anche puro e sano intrattenimento,
che non guasta mai. GB
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