Da
un idea del chitarrista Nils Vejlyt, si formano nel 2005 in Danimarca
gli Infinity Overture, una band che fa della sinfonia e delle coralità
il proprio punto di forza. Questo è un debutto esplosivo, ricolmo
di melodie orchestrali, tutti ingredienti che fanno dell’amante
del genere, un beato fra le note. In realtà il punto cardine
del progetto è Ian Parry, noto al mondo Metal come vocalist
dei Consortium Project ed Elegy.
Epic Metal d’impatto che tuttavia si sorregge ed esalta con
le armonie melodiche, soprattutto quando si innesta la voce femminile
di Lene Petersen. Tutto il lavoro è sotto la supervisione ed
il mixaggio del maestro Sascha Paeth (Rhapsody Of Fire, Kamelot ed
Angra… tanto per gradire). La musica è composta da Niels
Vejlyt, mentre i testi sono di Ian Parry. Ovviamente le tastiere in
un contesto del genere ricoprono un ruolo fondamentale e Mads Damgaard
fa proprio del suo meglio per rendere il tutto più sinfonico
possibile. All’ascolto si aprono mondi magici, cristallini,
dove i paesaggi sono mozzafiato. E’ bello farsi sommergere dal
suono imponente , ben prodotto e particolareggiato, anche se certe
sonorità, con lo scorrere del tempo, potrebbero stancare chi
non è avvezzo a questo tipo di musica. Personalmente non sono
un grande estimatore di Symphonic Metal, ma i dieci brani che compongono
“Kingdom Of Utopia” sono tutti degni di nota e di attenzione.
La fredda Danimarca riesce generalmente a fondere bene certe sonorità,
ed anche in questo caso è così. Per i più affamati
di questa musica consiglio l’edizione limitata in formato De
Luxe con un DVD allegato contenente interviste, video e molto altro
ancora.
Non è un disco da leggenda e neppure da buttare, per cui essendo
nella media, consiglio un ascolto preventivo a chi non è avvezzo
al genere, agli altri accendo direttamente il semaforo verde per l’acquisto.
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