Quarto
album per questa band latino-americana, dedita ad un classico Crossover
di facile presa. Cosa ci aspettiamo allora? Ovviamente aggressività,
grida e melodia che si alternano continuamente. Ed Ill Niño
questo lo sanno fare alla grande, la band è in possesso di
una tecnica invidiabile e di un gusto per la composizione davvero
elevato.
Gridano la propria rabbia sin dall’iniziale “The Alibi
Of Tyrants”, parlano di politica e non solo. Cristian Machado
ha una voce davvero malleabile e sciolina una prova davvero sopra
le righe, cimentandosi in variegate interpretazioni canore. Canta
alternando inglese e spagnolo, a conferma di un anima latino-americana
radicata e sentita. Le chitarre di Ahrue Lustre e Jardel Paisante
sono eccellenti, graffianti, dure e dolci a seconda del caso. Interessanti
nel finale del brano “Compulsion Of Virus And Fever”.
Una band di Crossover che si rispetti deve necessariamente possedere
una ritmica imponente ed affiatata e Lazaro Pina (basso), Danny Couto
(percussioni) e Dave Chavarri (batteria) lo sono. Non possiamo dire
che Ill Nino abbiano una grande fantasia compositiva, le soluzioni
si ripetono ciclicamente (anche in modo preoccupante direi), ma di
tanto in tanto fuoriescono idee graziose. Non si resta neppure indifferenti
avanti ad una bella ballata come “Me Gusta La Soledad”,
la quale strizza l’occhio al commerciale ed al radiofonico.
“Enigma” resta un prodotto onesto, trascinante in molti
dei suoi passaggi, ma che mi sento di consigliare solamente agli amanti
del genere. Questo non perché sia un disco non adatto all’approccio
del Crossover, anzi tutt’altro, ma ha un sound troppo distante
da chi ama il power, Death, Metal Prog e quant’altro. Ritengo
pure che questo sia un piccolo passo indietro nel curriculum del sestetto,
autore di dischi ben più interessanti di questo “Enigma”.
A voi la scelta finale, questo è. MS |