Rock Impressions

Ilid - The Shadow Over Arkham ILID - The Shadow Over Arkham
Ukdivision Records
Distribuzione italiana: Edel
Genere: Rock - Gothic
Support: mCD - 2007

Gli Ilid sono una nuovissima realtà musicale scoperta da Carlo Bellotti dei GF93, che li ha prodotti assieme ad Alessandro Paolucci dei Raw Power, di cui colpisce, ascoltando questo fresco EP, la notevole maturità artistica e l’essere continuamente attraenti pezzo dopo pezzo.

Si tratta di un energico rock melodico con influenze tipicamente metal e gothic, forte della voce femminile come traino e guida grazie alla sua verve passionale.

I 4 brani di The Shadows Over Arkham sono tutti potenzialmente validi e dal facile ascolto, ricchi di ritmi vivaci e trascinanti ma mai eccessivamente aggressivi, in cui riff possenti, voce suadente e chitarra malinconica e potente la fanno da padrone. Belli i testi, coinvolgenti e non scontate le tematiche e gli arrangiamenti scatenati con moderazione elegante.
La prima canzone dell’EP stesso, Envenomation, è dotata di sonorità classicamente eleganti e al contempo forti. Belle le atmosfere evocativo-decadenti di tutti i brani, in particolare di Sacred, romantica ballata, intimistica ed onirica. The Grief funge da scarica energetica ed emozionale, infine Encore è a vera perla dell’intero lavoro. Magica, rimembrante, evocativa, misteriosa, dolcissima e graffiante: un mix riuscito tra dolcezza vibrante del cantato e sonorità complete e varie, ricche di energia.

Una bella realtà nel panorama musicale italiano, tra malinconia e romanticismo, potenza e rapimento emozionale. IR

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Il progetto Ilid nasce dalla collaborazione fra la vocalist Natascia Pribac e il chitarrista Ronny Taccola ed esce con questo primo mini cd di quattro brani, ai due si aggiungono Alessandro Paolucci al basso e Giacomo Macelloni alla batteria (che mi risulta essere stato già sostituito da Alvaro Buzzegoli), quello che colpisce subito al primo ascolto è la produzione molto curata.
Da un mini cd di quattro brani in effetti non mi aspettavo molto, ma devo dire che questi ragazzi hanno iniziato col piede giusto, invece di propinarci un lungo cd pieno zeppo di brani mediocri, questi hanno puntato al sodo e hanno scelto quattro traccie con una spiccata carica di energia.

Il primo approccio col gruppo è affidato a “Evenomation” che parte con un basso pulsante, poi entra la voce carezzevole di Natascia, segue una chitarra martellante e la canzone assume connotati post moderni, un mix di Cranberries ed Evanescence dall’innegabile appeal, un sound come questo sembra pronto a scalare le classifiche, basta solo la promozione giusta. Un po’ più lenta, ma non per questo meno incisiva, è “Sacred”, il gruppo dimostra una certa maturità compositiva e dove manca l’originalità ci mette una buona dose di grinta che non guasta. Più arrabbiata e piena di grinta è “The Grief”, Natascia dalle foto appare dolce e romantica, ma quando tira fuori la voce non sembra poi così delicata. “Encore” non aggiunge nuovi elementi, ma conferma quanto di buono gli Ilid hanno proposto nelle traccie precedenti.

Questo gruppo ha delle ottime potenzialità. Ha bisogno però di maturare un sound un po’ più personale, ma con queste premesse non dovrebbe essere difficile raggiungere questo obbiettivo in tempi accettabili. Intanto con un buon impiego di mezzi potrebbero già ottenere ottimi riscontri di pubblico. GB


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