Rock Impressions

Steve Hackett - Genesis Revisited: Live at Hammersmith STEVE HACKETT
Genesis Revisited: Live at Hammersmith
Insideout
Distribuzione italiana: Spin Go!
Genere: Prog
Support: 3CD + 2DVD - 2013


Come molti di voi sapranno, lo storico chitarrista dei Genesis negli scorsi anni ha riportato in tour i grandi classici della gloriosa band, credo sia abbastanza inutile dilungarsi in presentazioni, chi non li conosce? Quanti libri e quanti fiumi di inchiostro sono già stati versati per celebrare la grandezza e l’importanza del gruppo di Peter Gabriel? Io posso solo aggiungere che pochi artisti hanno saputo giocare con la musica come loro, hanno sperimentato praticamente tutto con grande libertà espressiva, un’attitudine che li ha fatti amare senza riserve da diverse generazioni, ne sono una palese testimonianza le tante band che a loro si sono ispirate e a parte cover e tribute band chi meglio degli originali ha il diritto di farci sognare ancora sulle note di brani immortali come “Watcher of the Skies”, “Supper’s Ready” o “The Musical Box”? E allora via a questo lussuoso cofanetto composto da tre cd e due dvd (la versione in mio possesso non comprende i dvd).

La track list dei tre cd contiene diciannove tracce, che ovviamente ripercorrono tutta la discografia iniziale dei Genesis, poi ci sono tantissime guest star, come il veterano John Wetton, Steve Rothery dei Marillion, che all’inizio erano considerati come una delle band più influenzate proprio dai Genesis e ancora Nik Kershaw e Neal Morse (Spock’s Beard, Transatlantic), altro che al prog classico deve davvero molto, poi Roine Stolt (the Flower Kings, Transatlantic, Kaipa) e l’enfant prodige Steven Wilson, Simon Collins (figlio di Phil) e moltissimi altri. Difficile scegliere i momenti più rappresentativi o descrivere ogni singola canzone, ci sono oltre due ore e quaranta tutti da ascoltare, con le classiche suites e i brani più corti, ma soprattutto c’è tanta musica, che fluisce con grande intensità, di certo si è trattato di un concerto indimenticabile ed era giusto che venisse tramandato con questa testimonianza. Una cornucopia musicale di grande portata, per la gioia di vecchi e nuovi fans.

Come avviene sempre in questi casi qualcuno lamenterà la mancanza di questo o quel pezzo, qualcuno dirà che in fondo non sono i veri Genesis, qualcun altro penserà con nostalgia ai bei tempi andati e qualcuno, spero tanti, si godrà questo pezzo d’arte che coinvolge tutta la nostra anima. Per cui credo che possiamo tutti dire un grande grazie ad Hackett! GB

Altre recensioni: To Watch the Storms; Metamorpheus;
Wild Orchids;
Out Of The Tunnel’s Mouth; The Tokyo Tapes; Genesis Revisited: Live 2

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