Rock Impressions

First Band From Outer Space - The Guitar is Mightier Than the Gun FIRST BAND FROM OUTER SPACE
The Guitar is Mightier Than the Gun
Transubstans Records

Distribuzione italiana: Masterpiece
Genere: Space Rock
Support: CD - 2009

E tre! Avevo salutato con grande entusiasmo il debutto di questi freakettoni e anche con grande sorpresa, perché non mi aspettavo di trovare nel nuovo millenio dei musicisti che avessere una simile passione per la musica psichedelica e space. Ma quello che mi fa ancor più contento è vedere che questi artisti non vengono stritolati dalle logiche di mercato e dal business musicale. I FBFOS hanno trovato il loro pubblico e vanno avanti per la loro strada controcorrente. Inoltre sappiamo che non sono soli in questa impresa, tutto il catalogo della Transubstans è ricco di questi artisti “fuori dagli schemi”, che io amo particolarmente.

Questo nuovo disco segue invevitabilmente le orme dei precedenti lavori della band, ma è meno space e più prog. Il disco si compone di quattro lunghe tracks divise in Lato A e Lato B, come i vinili dei bei tempi andati, che in verità stanno prepotentemente tornando alla ribalta (evviva!). I titoli delle quattro composizioni parlano da soli: “Demons & Haze”, “Turn Left to the Mexican Barbecue”, la title track e infine “Smokin’”, fantasmi lisergici emergono dai solchi di questo dischetto, hard prog di lusso suonato da musicisti preparati e che dimostrano un’attitudine settantiana invidiabile. Potrei parlare per pagine e pagine delle suggestioni che scaturiscono dall’ascolto di questo splendido album, dalle lunghe jam sessions che hanno dato vita a questi quattro gioielli musicali, delle mille sfumature e richiami che balzano in mente, ma per favore non dite che è musica nostalgica o retrò, perché questo disco pulsa di vita, è contagioso e guarda al futuro con ottimismo.

Qualcuno usa il termine “vintage” quasi con disprezzo, ma io ho ancora fame di musica suonata con questa libertà e questa passione, musica vera, sottolineo vera, musica suonata, musica che emerge dalla voglia di esprimersi. Con questo non voglio negare il valore delle produzioni contemporanee, ma penso che al fianco degli sperimentarori, di chi fa avanguardia, di chi propone del pop evoluto e delle commistioni con l’elettronica, tutte cose interessanti e ricche di spunti, ci sta bene anche un manipolo di musicisti freakettoni, che fanno musica come si deve. GB


Altre recensioni: We're Only in it For the Space Rock; Impressionable Sound...

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