Rock Impressions
 

Gianni Della Cioppa - Il Grande Libro dell'Heavy Metal
GIANNI DELLA CIOPPA (a cura di)
HM - Il Grande Libro dell'Heavy Metal
Giunti Editore
2011

I libri “guida” della Giunti sono diventati negli anni un prezioso supporto per tutti gli amanti della musica rock, da un lato perché realizzati da persone sempre competenti e da un altro lato perché non è facile trovare libri tematici su alcuni generi musicali come il gothic o il metal appunto. I libri della Giunti non vogliono essere delle enciclopedie, ma proprio delle guide con tutti i limiti e i pregi che questo comporta. I limiti sono dovuti al fatto che è molto difficile, se non quasi impossibile, fare oggi un’enciclopedia che sia veramente esaustiva, ci sono troppi gruppi e troppi dischi, si finirebbe inevitabilmente col dimenticare questo o quello e in una enciclopedia è sempre poco simpatico che qualcuno sia “rimasto fuori”, una guida è più agevole e dinamica, nessuno può rinfacciare la mancanza di un gruppo oscuro, che magari ha inciso un solo Ep o peggio uno split a 45gg, il difetto è che per sua natura è un lavoro che sarà sempre incompleto, ma questa incompiutezza è conosciuta, infatti una guida lascia sempre al lettore il gusto della scoperta e della ricerca, è sempre da considerare una base da cui partire per nuove avventure.

L’introduzione del libro è una sorta di prova di orgoglio, il metal e l’hard rock prima sono sempre stati snobbati da critica “colta” e mass media e hanno pure subito varie crociate, dai genitori del PMCR, all’ostracismo di tanti ambienti pseudo religiosi, a denuncie di induzione al suicidio finite nei tribunali contro Judas Priest e Ozzy Osbourne, che sono finite con la dimostrazione dell’infondatezza delle accuse. Con il passare degli anni, in questo clima di caccia alle streghe, il metal è diventato il vero simbolo della musica rock più genuina e sincera e Della Cioppa riesce bene a rendere questo concetto in pochi e chiari passaggi.

Poi, con un volo molto ardito, Gianni tratteggia l’evoluzione storica del genere, partendo dal Blues, passando velocemente dagli anni ’70, gli anni ’80 e poi via, via fino ad arrivare all’oggi, in cui il genere appare più vivo e in forma che mai, vedi le miriadi di nuovi gruppi e i numerosi concerti di tante band storiche ancora sold out. Quindi è chiaro che stiamo parlando di un genere musicale che è tutt’altro che morto, in trasformazione sicuramente, ma che di sicuro non ha esaurito la sua forza di attrazione sia sulle giovani generazioni, che su quelle non più tanto giovani come me, che nonostante l’età vanno ancora con entusiasmo ai concerti. L’introduzione si chiude con un arringa difensiva su defezioni, mancanze e come valutare i giudizi espressi sui singoli dischi, che sicuramente genereranno fiumi di polemiche fra i sostenitori di questa o quella band, io stesso non ho gradito alcuni giudizi espressi ed alcune esclusioni, ma come detto questo è parte del gioco, lo sappiamo bene noi che facciamo questa specie di “mestiere”, ma credo lo sappiano anche i nostri lettori più pazienti e comprensivi. La parte del leone ovviamente è quella che riguarda la trattazione dei singoli gruppi, che sono presentati con una scheda biografica breve, ma piuttosto esaustiva, seguita da mini recensioni dei dischi indicati come i più significativi e in chiusura della scheda si può trovare il resto della discografia ufficiale (senza le raccolte) con una valutazione di massima. Un lavoro meticoloso e ricco, che solo un autore del calibro di Gianni poteva realizzare.

L’unica vera mancanza che ho notato e che un po’ mi è dispiaciuta è che non è stato citato nessun gruppo appartenente alla scena “cristiana”, nonostante ci siano in questo genere formazioni di grande valore e tutt’altro che secondarie come ad esempio i Petra (con una quarantina di dischi alle spalle), gli Evanescence (che hanno venduto piuttosto bene) o i giovani Skillet, che in Italia non sono ancora molto conosciuti, ma che spaccano di brutto, ma va bene… sarà per un’altra volta.

Magari si poteva accennare nell’introduzione di come è nato l’uso del neologismo “Heavy Metal”, strano che non venga accennato al fatto che è stato usato per la prima volta per descrivere la musica dei BOC. Ma ripeto ancora una volta, fa tutto parte del gioco, anche se questo HM è un libro fatto per restare come vademecum fondamentale per ogni headbanger di ieri e di oggi. Per molti questo HM diventerà un vero compagno di viaggio, dove ricavare le cosidette “liste degli acquisti” oppure per ritrovare gemme dimenticate. Insomma comunque la pensiate, questo è un libro che condensa oltre quarant’anni di musica dura e non è stato sicuramente facile mettere insieme tanta carne. A Gianni e ai suoi collaboratori va dunque il nostro plauso e la nostra gratitudine per aver realizzato questa grande opera sull’Heavy Metal. GB

Altri libri di Della Cioppa: Italian Metal Legion; Il Negromante del Rock
;
Va Pensiero
; 33 Racconti Rock

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